Genova. Dopo la svastica disegnata su un cartoncino tricolore sulla sede dell’Anpi di via Rolando alla vigilia del 25 aprile, un altro sfregio a Sampierdarena proprio nella giornata della Liberazione.
Una corona d’alloro è stata strappata e vandalizzata in via Leon Pancaldo. Era stata posta poche ore prima vicino al portone del civico 5 dove venne ad abitare all’inizio degli anni Venti la famiglia di Giacomo Buranello, partigiano originario di Meolo in provincia di Venezia ma figura chiave della Resistenza a Genova. A lui è intitolata la strada vicina che corre lungo la ferrovia.
Autore del ritrovamento è stato Michele Colnaghi, presidente del Municipio Centro Ovest: “Siamo riusciti a recuperare i fiori, ma la corona era troppo danneggiata e abbiamo dovuto buttarla”, spiega.
Sono già molti i commenti indignati su Facebook, dove Colnaghi ha postato le foto. “Un gesto da condannare e denunciare”, aggiunge il consigliere Fabrizio Maranini.
“Purtroppo ieri sera qualcuno, in modo vile, ha voluto oltraggiare, sporcare i simboli che onorano i suoi valori. La corona di alloro posta in via Pancaldo a Sampierdarena distrutta, gli striscioni del circolo Lenci danneggiati e addirittura rubati. Questo hanno saputo fare, agire nell’ombra e distruggere”, commentano dal Circolo PRC “Lenci” Ge-San Teodoro e dal Partito della Rifondazione Comunista federazione di Genova.
“Nulla di bello, nulla di costruttivo, non hanno saputo condividere solidarietà, giustizia, gioia, solo squallore, sotterfugi e ombra. Queste non sono le nostre pratiche, i nostri valori, noi andremo avanti, alla luce del sole, continueremo a far sventolare le nostre bandiere rosse”, conclude la nota.