Genova. E’ indubbiamente uno dei luoghi più affascinanti della città, uno dei più magici, romantici ma anche misteriosi. Conosciuta paradossalmente più dai turisti esteri (per i russi un vero e proprio cult) che da tanti genovesi, il Parco di villa Pallavicini, a Pegli, è sulla cresta dell’onda in un momento in cui – anche a causa del Covid – siamo costretti a riscoprire i tesori che abbiamo sott’occhio, magari senza saperlo, e in cui le attività all’aria aperta sono favorite rispetto ad altre.
Bene. Villa Pallavicini, che nelle ultime settimane si è già rivelata una meta amatissima dai genovesi grazie alla fioritura dello splendido viale delle camelie, si gioca un asso non da poco. Anzi, tre assi. Sì, perché da questo fine settimana saranno visitabili e fruibili tre nuove strutture di enorme fascino.
E’ stata svelata oggi la pregevole opera di restauro effettuata sulla Sala Verde all’inizio del percorso, e poi le sulla capanna della sorgente e alle grotte agli inferi. Grazie a questo intervento, realizzato in parte con i fondi dell’Ati Villa Durazzo Pallavicini, che da alcuni anni si prende cura del parco e delle sue strutture, in parte con fondi del Comune “Patto per Genova”.
Le grotte degli inferi erano già state restaurate nel 1992 ma è stato necessario un ulteriore consolidamento strutturale. Si tratta di una tappa fondamentale nel percorso scenografico ideato dall’architetto Michele Canzio per la famiglia Durazzo Pallavicini e si trova vicino al Lago Grande che rappresenta l’Eden. All’interno delle grotte sono state ricreate stalagtiti e stalagmiti e un sistema di aperture fa entrare la luce del sole illuminando le parti più suggestive. Erano circa 25 anni che non era concesso l’ingresso.
E’ dopo oltre 80 anni, invece, che torna al suo aspetto originario la capanna rustica della sorgente. “Per noi questa realizzazione è ancora più importante perché nessuna persona viva oggi aveva mai visto la capanna, che rappresenta uno dei momenti fondamentali del percorso del parco, così com’era, nessuno aveva mai potuto sperimentare la sensazione di trovarsi in questa fase di purificazione” spiega la direttrice del parco Silvana Ghighino, prima grande fan di villa Pallavicini tanto che si dice abbia nella borsa sempre un paio di cesoie per “aggiustare” qualche siepe, se ce n’è bisogno.
Michele Canzio aveva pensato questa capanna, oggi realizzata dal mastro falegname Mauro Accossano, come un momento rustico dalle sfumature romantiche. Al suo fianco una sorgente alimentata dall’Acquedotto che passa alle spalle di Pegli, con uno stratagemma fatto realizzare appositamente dal marchese Pallavicni alla fine del 1800. Dalla capanna si gode di un panorama inedito sul verde del parco e su alcuni degli edifici e campanili di Pegli.
Info. Le grotte sono visitabili solo nel fine settimana perché è necessaria la vigilanza dei volontari del parco. Il parco di villa Durazzo Pallavicini è aperto tutti i giorni, lunedì escluso. Nei weekend dalle 10 alle 18. L’ingresso per gli adulti residenti nel Comune di Genova o per gli over65 costa 9 euro nei feriali e 10 euro nei festivi. I bambini e ragazzi fino a 18 anni pagano 6 euro nei weekend, 5 nei feriali. I bambini fino al compimento dei 7 anni entrano gratis.