Genova. Sono 3.590 le prenotazioni eseguite dai medici di famiglia in Liguria nel primo pomeriggio dedicato alla fase 3 della campagna di vaccinazione contro il coronavirus. Personale scolastico, vigili urbani, protezione civile, uffici giudiziari e vulnerabili: sono le categorie prioritarie che a partire dal 15 marzo riceveranno le dosi AstraZeneca dai propri medici di base negli hub attivati nei singoli distretti. In totale 5.200 i pazienti presi in carico (tra questi anche ultra-vulnerabili che verranno vaccinati in seguito e over 80 non deambulanti che verranno chiamati dalle Asl).
Ma non tutto è andato liscio, anzi. Molte sono state le segnalazioni, anche sui nostri profili social, di cittadini che lamentavano di essere stati rimbalzati dal proprio medico di famiglia. Alcuni avrebbero addirittura “staccato il telefono”, secondo quanto hanno riportato nostri lettori. “Provate a chiamarci la prossima settimana”, è quello che si sono sentiti rispondere altri pazienti. In alcuni casi è stato ristretto l’orario per le chiamate. D’altra parte ci sono professionisti che hanno lamentato malfunzionamenti del software e una generale mancanza di organizzazione.
La risposta di Toti non si è fatta attendere: “Trovo sia un comportamento che inficia lo sforzo di un’intera categoria. Ritengo scandaloso che qualcuno oggi non abbia avuto modo di informarsi, visto che la Regione ha fornito a ciascuno il sistema di prenotazione, il tutorial web e tutte le indicazioni con le modalità di accesso al servizio. Non credo esista un medico di medicina generale che non conosce i suoi compiti se non per sua negligenza grave. Il comportamento scorretto di pochissime persone inficia il gigantesco sforzo di un’intera categoria. È qualcosa che mette i brividi”.
Per i medici che avessero ancora difficoltà, ha aggiunto Toti, è disponibile un numero verde di Liguria Digitale per l’assistenza tecnica, mentre nei prossimi giorni verrà aperto un numero ulteriore per i cittadini che possono segnalare eventuali inadempienze.
“È stata una giornata pesante, ma lo sforzo della categoria è dovuto. Non possiamo mollare i nostri pazienti”, replica Andrea Stimamiglio, segretario della Fimmg Liguria -. Se ci sono stati disagi è comprensibile, le prenotazioni sono iniziate oggi con un sistema che nessuno di noi conosce. La maggior parte ha preso i nomi dei pazienti e li prenoterà in seguito”. Agli assistiti che si prenotano arriverà un messaggio sul cellulare con la data della prenotazione.
Ulteriore confusione si è generata a causa di una comunicazione della Regione – che poi si è rivelata errata – sulla possibilità di prenotare il vaccino per i vulnerabili fino a 80 anni. In realtà i medici di famiglia potranno prenotare e vaccinare per i vulnerabili fino a 69 anni, come prevede l’accordo aggiornato alla luce dell’estensione delle dosi AstraZeneca agli over 65 ufficializzata dal ministero della Salute.
“Il sistema di help desk ha ricevuto 42 richieste per qualche piccolo problema segnalato e prontamente risolto – ha spiegato Enrico Castanini, direttore di Liguria Digitale -. Poiché sono state dette cose inesatte, devo precisare che è impossibile in questo caso che il sistema informatico di prenotazione vada in tilt, perché sono i 1600 computer di altrettanti medici a ricevere le richieste dagli assistiti, se si pensa che 200mila prenotazioni degli ultraottantenni sono state gestite dal sistema centrale senza nessun disservizio. Una volta che ha ricevuto la richiesta il medico deve marcarsi i dati. Esiste un’agenda che lo aiuta ad accelerare: se non funzionasse, oggi non ci sarebbero state 5212 categorizzazioni di richieste e oltre 3600 prenotazioni”.