Genova. “Mentre il Presidente Giovanni Toti continua la sua personale propaganda sull’efficienza della macchina organizzativa ligure in merito alla somministrazione dei vaccini, la nostra regione è tra le ultime in Italia per numero di vaccini somministrati su quelli disponibili”.
Questo il commento della Cgil a seguito della inaugurazione questa mattina del primo hub di Regione Liguria per le vaccinazioni di massa: “Il piano vaccinale della Regione, ammesso che ce ne sia uno visto che non ve n’è traccia, cambia quotidianamente: le prenotazioni sono un terno al lotto, le categorie da vaccinare sono un mistero. Se come dichiarato a livello nazionale il numero dei vaccini non sarà più un problema, ci chiediamo quale sia il piano della Regione per distribuirli. Ad oggi l’unica certezza è che la regione più vecchia d’Italia è l’ultima che vaccina i propri cittadini”.
Non da meno la Uil: “Siamo compiaciuti della magnificenza con la quale è stato inaugurato il nuovo hub alla Foce, a Genova. Ben vengano le inaugurazioni delle piattaforme sanitarie e gli annunci istituzionali sulla meraviglia che potrebbe diventare Genova insieme alla Liguria. Un altro modello Genova? Peccato che le classifiche nazionali dicano della Liguria una cosa diversa, ovvero che la nostra regione stia svettando tra le Cenerentola d’Italia. Ci attendiamo, quindi, un piano vaccinale meno confuso dalla politica degli annunci, ma armato da azioni e intenzioni tangibili e riscontrabili nel breve periodo. Occorre dare vita a informazioni serie e concrete a una popolazione oggi ancora troppo confusa dalla comunicazione regionale compulsiva. La Liguria ha bisogno di completare la vaccinazione delle persone anziani e fragili, per poi proseguire con una piano di massa che possa consentire a tutto il territorio, senza ricorso ad egoismi, di poter contrastare davvero il Covid. In questo caso i fiumi di parole, non servono: occorre agire e saper come fare”.