L'estremo gesto

Si butta sui binari per disperazione: trentenne muore sui binari di Moneglia

Sarebbero i problemi finanziari alla base della decisione del 33 monegliese

treno suicidio
Foto d'archivio

AGGIORNAMENTO di RETTIFICA: La dirigenza della polizia ferroviaria rettifica quanto divulgato dalle agenzie stampa questo pomeriggio, precisando che il suicidio del ragazzo di questa mattina non è collegato ai problemi della ristorazione. Secondo le prime ricostruzioni un cognato ristoratore dell’uomo sarebbe all’origine dell’equivoco.

 

Moneglia. Mancanza di lavoro per via della pandemia e difficoltà finanziarie sarebbero le cause della disgrazia che stamane ha registrato la morte del 33 enne Stefano La Selva cuoco in un ristorante mobegliese, sui binari della stazione ferroviaria di Moneglia.

Mentre la Polfer sta definendo, attraverso testimonianze e videoregistrazioni l’esatta dinamica del mortale investimento da parte dell’Intercity Milano – Livorno in transito, nella cittadina cresce l’apprensione per le difficoltà di centinaia di dipendenti di alberghi e ristoranti chiusi da mesi.

“Una disgrazia che rattrista la nostra collettività- ha detto il sindaco di Moneglia Claudio Magro – ristoranti, alberghi, case vacanze sono la base del nostro turismo in ginocchio per il covid. Molti giovani anche provenienti da altre regioni, da anni sono venuti a vivere nel nostro comune per il lavoro non solo stagionale nelle nostre strutture. Ora senza stipendio da mesi hanno difficoltà sia a pagare affitti che avere i soldi per pagare bollette e alimenti

 

leggi anche
Generica
Tragedia
Uomo investito e ucciso da un treno a Moneglia, traffico ferroviario in tilt in mattinata
Ristoratori liguri in presidio sotto la prefettura
#protestaligure
Ristoratori ancora in agitazione: presidio di protesta sotto la prefettura

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.