Genova. “Il dossier concessioni si deve sbloccare velocemente per realizzare la gronda di Genova”. È già iniziato a Roma il pressing del deputato ligure Edoardo Rixi, segretario regionale e responsabile nazionale delle infrastrutture per la Lega, sul ministero dei Trasporti guidato dal tecnico Enrico Giovannini. Il successore di Paola De Micheli dovrà gestire non solo la partita del recovery fund, ma anche quella del futuro di Autostrade da cui dipendono interventi per 14 miliardi di euro sull’intera rete nazionale, compresa la grande opera più discussa per Genova.
Per Rixi non è arrivato l’incarico governativo che alcune voci gli attribuivano, ma la Lega avrà comunque una pedina con cui muoversi, il sottosegretario Alessandro Morelli. “Abbiamo visto ancora in queste settimane le difficoltà sulle autostrade liguri – prosegue Rixi -. Creare nuove opere che siano compatibili con l’ambiente e soprattutto consentano di evitare di entrare all’interno del tessuto urbano con la rete autostradale è fondamentale”.
Ma finché non sarà chiarito il ruolo di Autostrade nulla potrà muoversi: “Noi nelle prossime settimane faremo altre pressioni sul ministero affinché si prenda in mano finalmente il dossier delle concessioni e si dia una disciplina a livello nazionale che sblocchi quelle opere. Il problema – continua Rixi – è che il governo Conte bis ha completamente sbagliato. Già nel primo ero stato critico per la scelta della revoca e non della nullità del contratto. Dopo due anni non ci sono più le condizioni per poterlo fare perché si è mantenuta la concessione allo stesso concessionario che non aveva le caratteristiche per farlo e non si sa perché il governo italiano gliel’ha lasciato fare. Bisogna trovare un modo che non dia paradossalmente un vantaggio ulteriore a chi è stato corresponsabile della tragedia del ponte Morandi. È evidente che ci aspettiamo un cambio di passo al ministero”.
Dal Mit si attende ancora lo sblocco dei risarcimenti promessi al settore della logistica e dei trasporti per gli enormi disagi provocati dai cantieri sulle autostrade. “Il tema vero è che bisogna andare a individuare gli atti del vecchio governo e capire come riportarli a conclusione – continua il deputato leghista -. A questa situazione è andata a inserirsi la decisione, a mio avviso sbagliata, da parte dell’erario che chiede il pagamento delle tasse agli autotrasportatori che hanno recepito i ristori del ponte Morandi quando il decreto invece prevedeva che fossero esenti. Noi abbiamo fatto immediatamente un’interrogazione in Parlamento, chiederemo di dare tranquillità a chi continua a subire danni per un’incapacità a decidere sulla gestione dei cantieri”.
Intanto ieri a palazzo Tursi si sono incontrati Edoardo Rixi, il ministro dell’Ambiente Roberto Cingolani (dal 2005 al 2019 direttore dell’Iit) e il sindaco Marco Bucci. Nelle fila del centrodestra c’è fiducia che il nuovo asse Genova-Roma possa portare a una nuova iniezione di investimenti per la città, anche perché il recovery plan redatto dal governo Conte bis verrà probabilmente rivoluzionato.