Genova. Mercoledì’ alle 10 il prefetto Carmen Perrotta ha convocato un tavolo in Prefettura – che si svolgerà però in videoconferenza – per scongiurare lo sciopero di 24 ore del porto di Genova indetto dai sindacati per venerdì 5 marzo dopo la lettera che, seppur non protocollata, è stata fatta avere dei terminalisti all’autorità di sistema che viene accusata di fatto di aver imposto agli imprenditori del porto l’integrazione tariffaria nei confronti della compagnia unica e si chiedono indietro circa 8 milioni di euro.
Il tavolo, chiesto da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, vedrà virtualmente riuniti Confindustria, Autorità portuale e sindacati con la presenza anche dei vertici del Comune di Genova e di Regione Liguria e rappresenta l’ultima possibilità di scongiurare lo stop.
Intanto il sindacato Usb annuncia la sua partecipazione allo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil e sottolinea come palazzo San Giorgio abbia reagito “col silenzio. Perché acconsentono? – si domanda l’Usb in un volantino – O intendono sostenere di non avere ricevuto la lettera?
O vogliono fare intendere, come dice Costa, che i lavoratori hanno proclamato uno sciopero di 24 ore perché non hanno capito niente?”
Per usb “questa mobilitazione non deve essere una fiammata isolata ma l’inizio di un percorso di ragionamento e di lotta sulle banchine per difendere i diritti dei lavoratori , minacciati oggi come mai, e conquistare ciò che ci spetta e ottenere finalmente risposte e soluzioni vere”