Genova. E’ stato scelto l’8 marzo – e il ricordo va alle donne che hanno perso la vita nel crollo di ponte Morandi – per riaprire al pubblico, con un nuovo allestimento e un infopoint la “radura della memoria” in via Fillak, un cerchio di legno costellato da alberi, sotto i piloni del nuovo viadotto.
Alla cerimonia di (ri)apertura le istituzioni – il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco Marco Bucci, l’assessore comunale all’Urbanistica Simonetta Cenci e quella alla Cultura della Regione Ilaria Cavo, i presidenti di municipio Valpolcevera e Centro Ovest Federico Romeo e Michele Colnaghi – una rappresentanza di familiari delle vittime e poi i responsabili dell’associazione che gestirà l’infopoint e gli sponsor (Msc ed Erg) che lo hanno reso possibile.
Una piazza temporanea, in attesa che sia completata la trasformazione del quartiere e che diventerà – Covid permettendo – un palcoscenico per eventi, spettacoli, incontri con un calendario che è già stato in parte definito e si spinge almeno fino alla fine dell’anno.

“Oggi presentiamo un punto di arrivo, ma non quello definitivo – ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci – quest’area vedrà ancora molti cambiamenti, si estenderà con un’area verde verso il parco ferroviario del Campasso, e poi verso via Porro, dove gli immobili degli sfollati, non abbattuti, diventeranno case per studenti”.
Ma non è finita, anzi. Come noto tutto il “sottoponte” diverrà un vero e proprio nuovo quartiere tra giardini, spazi per le start up, luoghi per lo sport, uniti dall’ormai celebre cerchio rosso d’acciaio dell’architetto Stefano Boeri oltre al memoriale vero e proprio del disastro del 14 agosto 2018.
“La posa della prima pietra del memoriale – ha detto Bucci – avverrà il prossimo 14 agosto, in occasione della terza commemorazione delle 43 vittime del disastro. Abbiamo avuto qualche imprevisto e la struttura dovrà essere parzialmente riprogettata perché è emerso che al di sotto del capannone dove oggi si trovano i reperti della procura e che sarà sostituito dal memoriale esiste una roggia che renderebbe l’area a rischio esondazione, ma risolveremo questo problema”.
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