L'incontro

Piste ciclabili, il sindacato degli autisti Amt: “Patente e casco obbligatori per i monopattini”

Richieste al comune di Genova alcune modifiche dei tracciati

pista ciclabile

Genova. Il sindaco Or.S.A. di Genova oggi ha incontrato l’Assessore ai Trasporti e alla Mobilità Matteo Campora e i vertici di Amt, rappresentati da Ivana Toso, per trovare soluzioni efficaci che possano far convivere, nel rispetto delle regole, la viabilità green e il Tpl.

“Nell’ultimo periodo sono state tracciate molte corsie ciclabili, come previsto dal D.M. Toninelli del 4 giugno 2019 che attua la norma della legge di Bilancio 2019, il quale da potere ai Comuni di tracciare in maniera libera le piste ciclabili – si legge nella nota stampa diramata al termine dell’incontro – Ovviamente riteniamo che la mobilità sostenibile sia un modello in grado di assicurare diversi benefici, per un uso responsabile dell’energia e una forte diminuzione delle emissioni di anidride carbonica e da sempre Or.S.A. Tpl Genova è vicino allo sviluppo di tale tecnologia, tuttavia è assolutamente fondamentale fare in modo che tale sviluppo sia infrastrutturalmente e normativamente armonico con il tessuto urbano“.

Per questo motivo secondo il sindacato “E’ doveroso istituire un gruppo di lavoro formato non solo dai tecnici del Comune e dell’Amt, ma anche da alcuni tra i migliori e più esperti autisti attivi tutti i giorni sulle strade cittadine, che li possano affiancare nella progettazione dei percorsi ciclabili, così da superare eventuali criticità sul nascere ed evitare correzioni in corsa. Inoltre i conducenti dei mezzi pesanti sono sottoposti a regole estremamente rigide e in caso di sinistro accidentale sono sottoposti a pene severe, per questo abbiamo chiesto che venga applicata la norma contenuta nel Decreto del 2019, che prevede da parte di chi è alla guida di questi nuovi veicoli elettrici, la necessità di essere in possesso di regolare patente di guida e in caso di minorenni di avere la patente AM, così da responsabilizzare i conducenti al rispetto del Codice della Strada“.

Ma non solo: “Abbiamo chiesto una segnaletica orizzontale chiara, prima di ogni corsia ciclabile con indicati i limiti e i dispositivi di legge e concordiamo con l’amministrazione della assoluta necessità di introdurre l’obbligatorietà dei caschi e dell’assicurazione su tali mezzi. Di conseguenza abbiamo proposto un tavolo politico a livello nazionale, affinché si possa trovare una normativa che unifichi le varie amministrazioni nell’affrontare la pressante problematica dei veicoli atipici“.

“Saputo che domani il Comune e l’azienda faranno un sopralluogo, abbiamo inoltre proposto, in caso di mancata cancellazione della pista ciclabile dalla svolta di Via Fiume con Via XX Settembre – la cui pericolosità era già stata denunciata da Orsa Tpl Genova – l’applicazione della cosiddetta “Casa Avanzata”, zona prevista dal Decreto 2019, che si pone davanti alla linea di arresto negli incroci semaforici e che obbliga i ciclisti a fermarsi davanti ai mezzi (non di lato), permettendo loro la partenza anticipata, così da non intralciare la manovra dei bus che si troverebbero così nella svolta liberi da ogni ostacolo. Abbiamo altresì ribadito la necessità di modificare alcuni tracciati ciclabili in città, tra cui la pista ciclabile in C.so Italia, che continua a creare disagi alla viabilità e alla sicurezza. L’Assessore Campora ci ha ribadito che sarà modificata attuando una serie di lavori strutturali. Rimaniamo in attesa di sviluppi ed estremamente collaborativi nel cercare soluzioni condivise che mettano al primo posto la sicurezza di chi percorre le nostre strade, iniziando proprio dai Tranvieri che, già gravati di parecchie responsabilità, non hanno bisogno di ulteriori condizioni di stress”.

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