Genova. Negli ultimi giorni sono cadute soltanto poche gocce di pioggia e eppure dai piloni del viadotto che si trova in via Linneo, all’altezza dell’imbocco di via Albinoni e via Cherubini, percola liquido come se stesse diluviando. Ci troviamo nel quartiere del Cige, alle spalle di Rivarolo, in Valpolcevera.
Bene ma non benissimo. Sul viadotto è al lavoro una squadra di operai, impegnata nella sostituzione dei giunti. E’ da lì, infatti, che l’acqua si infiltra e si propaga sui piloni, verdi di umidità e muschio accumulati in anni e anni di problematica. Il calcestruzzo sotto l’impalcato è deteriorato. I tondini in ferro sono visibili ed esposti alle intemperie in più punti. Sopra l’impalcato l’asfalto è attraversato da crepe longitudinali e osservando il marciapiede si può notare un andamento irregolare ben poco rassicurante.
“Vogliamo capire se i lavori si limiteranno alla sostituzione dei giunti o se ci sarà un intervento anche strutturale, vogliamo capire se questo viadotto sia a rischio oppure no visto che l’intervento è scattato con tanta urgenza”, dice Mirko Carissimo, consigliere del municipio Valpolcevera del Movimento 5 Stelle. E’ lui che a metà gennaio, su segnalazione di un cittadino della zona, nota che il viadotto ha più di un problema e insieme ai suoi colleghi del gruppo – Elisa Lanari, Ignazio Margareci, Anna Giordano e Marco Briganti – si mobilita con mail, pec e una mozione sul tema approvata all’unanimità dal consiglio municipale.
La mozione – che impegnava il presidente del municipio ad attivarsi presso il Comune per un sopralluogo e un intervento – non ha grandi effetti. Fa più rumore l’interrogazione a risposta rapida in consiglio comunale (sempre da parte di un pentastellato, Stefano Giordano) al quale l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi risponde prima con le parole e poi con i fatti.
Tanto che pochi giorni dopo in via Linneo arrivano gli operai. Bene, quindi no? “In realtà abbiamo saputo che segnalazioni sullo stato di questo viadotto erano state fatte al Comune sin dal 2018 – continua Carissimo – il problema è che non bisognerebbe intervenire sempre in emergenza ma con manutenzioni costanti, ed è per questo che chiediamo che vengano svolti controlli strutturali e non solo visivi su tutti i viadotti del quartiere e della Valpolcevera e che si programmino i relativi interventi”.
Ma i problemi non sono finiti qui. Su questa strada passano circa 6000 veicoli al giorno. Via Linneo si ricongiunge con via Maritano e collega Cige e Begato. Rappresenta anche un’alternativa alla viabilità di fondo valle in caso di traffico intasato. “Il Comune ha dato l’ok alla proroga della chiusura di via Maritano necessaria per la demolizione della diga – osserva il consigliere municipale – ma solo fino al 17 marzo, secondo noi sarebbe necessario aspettare la fine dei lavori sul nodo autostradale, con la chiusura della galleria Monte Galletto, e la soluzione dei cantieri che interrompono via Ferri, oltre alla rimozione del passaggio alternato qui in via Linneo”.
Il cantiere ha aperto il 2 marzo con un impianto semaforico che regola il senso alternato. Non sono necessarie deviazioni visto che la circolazione è esclusivamente locale e non prevede deviazioni linee bus Amt.
Intanto i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno avviato una petizione on line per chiedere la proroga della demolizione della Diga.
Domani, martedì 9 marzo, alle 17 è stato convocato il tavolo tecnico comunale per le criticità viabilistiche in Valpolcevera alla presenza di tutte le istituzioni competenti e Autostrade.