Genova. Sembra sul punto si sbloccarsi il cammino della metropolitana verso piazza Martinez nel quartiere di San Fruttuoso, un prolungamento di appena 800 metri dal capolinea di Brignole che attende solo l’avvio del cantiere da parte del raggruppamento Conpat–Research Consorzio Stabile che si è aggiudicato l’appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione.
“Tra marzo e aprile il Comune acquisterà il rilevato ferroviario secondo il valore stimato dall’Agenzia delle entrate – spiega l’assessore alla mobilità Matteo Campora -. Nel frattempo Rfi sta completando il trasferimento degli spogliatoi e di alcuni impianti tecnici. A marzo dovrebbero aver finito, e a quel punto potranno partire i lavori veri e propri della metropolitana. Secondo il cronoprogramma, la nuova tratta entrerà in esercizio nel 2024“.
Dunque sarebbero stati superati i principali ostacoli che avevano fatto ipotizzare a Rina e Metropolitana Milanese, autori del progetto definitivo, la partenza delle opere nel 2023 col passaggio dei primi treni addirittura nel 2026: da un lato l’impossibilità di aprire il cantiere finché non fossero state demolite le officine ferroviarie di piazza Giusti, dall’altro la necessità di tener fede a un accordo di programma del 2019 che obbligava il Comune a cambiare la destinazione d’uso delle aree di Terralba ai fini della cosiddetta “valorizzazione immobiliare”, conditio sine qua non per la cessione.
“Di fatto quell’accordo è stato superato – sostiene l’assessore Campora – e il tema della valorizzazione sarà affrontato più avanti in un tavolo con l’urbanistica. Le aree per lavorare in pratica sono già disponibili, non abbiamo problemi. Per i precedenti prolungamenti l’acquisizione del rilevato era stata formalizzata a lavori già iniziati”. Per quanto riguarda le officine e i lavori del nodo ferroviario, il Comune avrebbe trovato il modo di renderli compatibili con l’avanzamento della metropolitana. O almeno queste sono le intenzioni.
Per portare la metro genovese in piazza Martinez le imprese aggiudicatarie avranno a disposizione una cifra pari a 20,6 milioni, già finanziati dal ministero dei Trasporti, ma ne serviranno altri 7 (già chiesti a Roma nell’ambito dell’ultima call) per il secondo lotto che prevede, tra le altre cose, il collegamento pedonale col ponte di Terralba.
Il contratto comprende anche il prolungamento da Brin a Canepari in Valpolcevera che costerà 27,2 milioni al netto dei ribassi d’asta. Qui i lavori di fatto sono già partiti e l’entrata in funzione è prevista nell’estate del 2023.