Genova. Questo lunedì 22 marzo si preannuncia piuttosto caldo in città, a discapito delle temperature. La situazione di crisi legata alla pandemia, le chiusure, la battaglia per il diritto al lavoro e a condizioni umane sono alla base di due proteste che vedranno scendere in piazza varie categorie.
Se i ristoratori (ma anche gestori di palestre, piscina, sale bingo e tutte le attività bloccate dai dpcm ormai da mesi) sono alla loro ennesima manifestazione in città è invece un inedito lo sciopero dei corrieri di Amazon.
Circa 300 persone che lavorano nella aziende di consegne per il colosso (Bs Trasporti, L&D e Jet Express) a Genova potrebbero incrociare la braccia. Non è ancora chiaro tuttavia quanto alta sarà l’adesione allo sciopero organizzato dai sindacati confederali e non è chiaro se ci sarà un blocco delle consegne o un semplice rallentamento.
Oltre allo sciopero sono stati organizzati al centro di smistamento di Amazon a Campi due presidi di protesta tra le ore 7 e le ore 17 di oggi. La protesta è per chiedere condizioni di lavoro meno gravose.
Per quanto riguarda invece la “Protesta ligure”, appuntamento alle 16 in piazza De Ferrari. Non è escluso che anche oggi la sigla trasversale e apolitica che riunisce rappresentanti delle tante categorie più colpite dagli effetti delle chiusure anti contagio possa trasformare un semplice presidio in un corteo.