L'appello

Leonardo: Fiom, Fim e Uilm chiedono a Bucci e Toti un incontro sul futuro della divisione automazione

Solo un anno fa l'azienda riteneva la BUA un "pilastro" dell'azienda: ora vorrebbe dismetterle

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Genova. I segretari generali di Fim Fiom Uilm Christian Venzano Bruno Manganaro e Antonio Apa questa mattina hanno inviato al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e al Sindaco di Genova Marco Bucci una richiesta di incontro in merito alla decisione di Leonardo di esternalizzare la Business Unit Automation e i suoi 400 dipendenti.

A gennaio del 2020, ricordano i sindacati, sollecitata dagli scioperi dei lavoratori genovesi e dalle istituzioni del territorio, la Leonardo rispondeva all’allora Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, che “la Business Unit Automazione rappresenta, invece, un pilastro della presenza dell’Azienda in Liguria e, di conseguenza, uno degli asset del piano industriale di Leonardo 2018-2022.” (Camera dei Deputati, Seduta 300, mercoledì 5 febbraio 2020). Dopo un anno, rimangiandosi tali affermazioni, Profumo dichiara invece che “per l’Automazione si avvia la dismissione”.

“Alla luce della crescente tensione nello stabilimento di Sestri Ponente, che ha dato luogo allo sciopero di venerdì scorso e a sostegno dei 400 dipendenti della Business Unit Automation e del patrimonio industriale della città – si legge nella lettera – i segretari generali di Fim Fiom Uilm, con la richiesta di incontro inviata oggi, chiedono formalmente l’impegno delle istituzioni nelle figure del Presidente della Regione Liguria e del Sindaco di Genova”.

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