Ricorrenza

Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, Bucci: “Siano un monito per tutti noi”

Il presidente Mattarella: "Estirpare le mafie è necessario, basta reticenze e opportunismo"

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Genova. Al teatro Ivo Chiesa di Genova vanno in scena oggi le celebrazioni conclusive per la 26esima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera.

“La mafia è un male che attanaglia il nostro Paese da troppo tempo ed è giusto e doveroso non dimenticarne le vittime e rendere loro il giusto omaggio – commenta il sindaco Marco Bucci, che ha partecipato all’incontro -. Il doveroso ricordo delle vittime deve essere anche un monito per tutti noi, per continuare a monitorare e contrastare questi fenomeni”.

La 26esima edizione della Giornata della Memoria ha avuto come tema “A ricordare e riveder le stelle – cultura e memoria” e si è svolta come una staffetta che ha toccato i luoghi di cultura come il Teatro della Tosse, Palazzo Ducale, il Teatro Albatros di Rivarolo ma anche il Parco di Villa Rocca di Chiavari, e infine il Teatro Nazionale di Genova che ha ospitato il momento conclusivo della mattinata alla presenza delle massime autorità cittadine e regionali.

“Estirpare le mafie è possibile e necessario. L’azione di contrasto comincia dal rifiuto di quel metodo che nega dignità alla persona, dal rifiuto della compromissione, della reticenza, dell’opportunismo – ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – Solo quando le organizzazioni criminali verranno estirpate dai nostri territori, potremo dire di aver onorato davvero la memoria di tutte le vittime di mafia. Coltivare il ricordo di coloro che hanno perso la vita lottando per la legalità è un imperativo categorico. Lo Stato faccia sentire che c’è. Specialmente oggi, con l’emergenza economica aggravata dalla pandemia, è alto il rischio che i clan facciano da banche alle imprese e da ufficio di collocamento per chi perde il lavoro”.

Nella mattinata di ieri migliaia di persone hanno seguito la “staffetta di memoria” tra il Teatro della Tosse, il Palazzo Ducale, il  Teatro Albatros, il Parco di Villa Rocca di Chiavari, il Teatro Nazionale di Genova che ha ospitato, nel foyer del Teatro Ivo Chiesa, il momento conclusivo della mattinata alla presenza delle massime autorità cittadine e regionali.

A fare da sfondo alla lettura del Teatro “Ivo Chiesa”, uno striscione costellato di 1031 fiori all’uncinetto, ognuno dedicato ad una vittima innocente. Il risultato di un progetto promosso dal gruppo “52 gomitoli” dell’associazione A.Ma., cui hanno partecipato decine di persone tra soci Coop Liguria, volontarie dello SPI Cgil e di Auser e tante altre realtà.

In ognuno di questi luoghi sono stati lietti i 1031 nomi delle vittime innocenti: un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola diretta ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.

A leggere il lungo elenco di nomi delle vittime innocenti rappresentanti istituzionali, la rete di Libera Genova e Liguria al gran completo e poi attori, attrici, scrittrici, registi, uomini e donne del mondo della cultura: Davide Livermore, Carlo Sciaccaluga, Giorgio Gallione, Giorgio Scaramuzzino, Ester Armanino, Mauro Pirovano, Eugenio Pallestrini, Elena Dragonetti, Massimo Mesciulam, Mercedes Martini, Orietta Notari, Pino Petruzzelli, Lisa Galantini, Pietro Fabbri, Amedeo Romeo, Irene Lamponi, Luca Bizzarri, Serena Bertolucci, e tanti altri.

Così come gli anni scorsi, anche in quest’anno così complicato sono state centinaia le scuole e le classi che in tutta la regione, nella giornata di venerdì 19, si sono unite all’abbraccio ideale ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, organizzando letture dei nomi, momenti di riflessione e raccoglimento, piccoli ma importantissimi segni di speranza.

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