Genova. Avrebbe compiuto 101 anni il prossimo 10 maggio, ma dopo aver combattuto tante battaglie – per terra ma soprattutto per mare – è stato sconfitto dal Covid. E’ morto a Genova Furio Zonza, già comandante della Regia Marina Militare, ultimo marinaio genovese testimone della Seconda Guerra Mondiale e medaglia d’oro di lunga navigazione in guerra.
Zonza è stato stroncato sabato sera da complicazioni conseguenti a un’infezione da coronavirus. Era ricoverato all’ospedale Galliera. Anche la moglie, Giovanna Minetti, era stata uccisa dal Covid poco più di una settimana fa. Aveva 98 anni.
Le esequie del capitano di vascello Zonza si terranno domani alle 10, nella parrocchia di Nostra Signora delle Grazie di Castelletto. Sarà presente anche un picchetto della Marina, inviato dal ministero della Difesa. Seguirà il trasporto, operato da Asef, al cimitero monumentale di Staglieno
Zonza, lucido fino agli ultimi giorni di vita, dopo l’armistizio badogliano dell’8 settembre 1943, a bordo della corazzata “Littorio” diretta all’isola della Maddalena, subì un bombardamento a cui sopravvisse, ma vide colare a picco l’ammiraglia della regia flotta, la “Roma”, che navigava a poche centinaia di metri davanti a lui, con più di 1300 marinai a bordo. Episodio, quest’ultimo, che negli anni ha riportato nella sue numerose testimonianze.