Addio

È morto Marco Sciaccaluga, il mondo del teatro genovese in lutto

Ad agosto avrebbe compiuto 68 anni, era stato condirettore del Teatro Stabile

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Genova. È morto ieri sera, vinto da un male incurabile, il regista e attore genovese Marco Sciaccaluga. Ad agosto avrebbe compiuto 68 anni. Formatosi alla Scuola del Teatro Stabile, nel 1975, a soli 22 anni, aveva debuttato come regista firmando la prima nazionale di “Equus” di Shaeffer.

La camera ardente sarà allestita sul palco del teatro Ivo Chiesa, dove ha messo in scena decine di spettacoli, dirigendo alcuni degli attori più importanti della storia teatrale italiana. Tutti coloro che lo desiderano potranno tributargli un ultimo saluto domani, venerdì 12 marzo, dalle ore 10 alle 19.

Da allora era rimasto fedele al teatro della sua città dove è cresciuto artisticamente ricoprendo via via ruoli di rilievo, da regista principale a condirettore (quando Ivo Chiesa lasciò la guida affidandola ai suoi due “pupilli”, Sciaccaluga, appunto e Carlo Repetti) a direttore della Scuola.

Innumerevoli i suoi spettacoli in quasi cinquant’anni di attività: amava in particolare citare “Morte di un commesso viaggiatore”, “Re Lear” “Un mese in campagna”, “Svet”, “Un nemico del popolo”. E tanti gli attori che hanno lavorato con lui: dai grandi “vecchi” come Eros Pagni, Gabriele Lavia, Vittorio Franceschi, alle giovani leve che con lui si sono formate come Alice Arcuri, Orietta Notari, Barbara Moselli, Gianluca Gobbi, Roberto Serpi, Alberto Giusta.

Era un grande tifoso del Genoa e spesso interveniva come opinionista nelle trasmissioni sportive.

“Si è spenta una luce in teatro, abbiamo perso un maestro”, lo ricordano sulla pagina del Teatro Nazionale di Genova. “Grande lutto nel panorama culturale genovese, ci ha lasciati oggi Marco Sciaccaluga. “Ci sono artisti che per la loro sapienza e grazia sono capaci di creare una comunità teatrale. Marco Sciaccaluga è stato uno di questi. Un maestro, un punto di riferimento assoluto per il teatro nazionale e internazionale” dichiara Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova.

“Regista cresciuto alla scuola del Teatro Stabile, del quale diventò condirettore e poi direttore della scuola, ha firmato innumerevoli spettacoli e ha lavorato con moltissimi attori. Oggi, Genova ha perso un grande artista. Le mie condoglianze alla famiglia”, è il messaggio dell’assessora comunale alla Cultura Barbara Grosso.

“Il teatro ligure perde uno dei suoi protagonisti, Marco Sciaccaluga, regista che ad agosto avrebbe compiuto 68 anni. Ex condirettore dello Stabile di Genova, aveva sempre creduto nel nostro teatro e formato tanti giovani talenti. La Liguria non lo dimenticherà” commenta il presidente Giovanni Toti.

“Ha creduto tanto nel nostro teatro – prosegue l’assessora Ilaria Cavo – e nei giovani: li ha formati, con il suo talento di regista, dirigendo la Scuola di Recitazione dello Stabile fino all’ultimo, con il suo piglio acuto e ironico. Lo ricordo alla prima edizione del premio Ivo Chiesa, ce l’aveva messa tutta per essere presente sul palco del teatro Nazionale di Genova, il suo palco. Mai banale, neppure in quell’occasione, mentre parlava, lucidissimo e magnetico, guardava quelle sedie vuote, in una sala ancora vuota, con il desiderio di vedere presto il pubblico ad applaudire” conclude Cavo.

“È stato un grande genovese che ha dedicato la sua vita al teatro e al pubblico. Ci lascia la preziosa eredità dei suoi insegnamenti, dei suoi spettacoli, del suo esempio – ha commentato il sindaco Marco Bucci – A nome della città e di tutti i genovesi, porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia Sciaccaluga, al Teatro Nazionale e al suo direttore Davide Livermore”.

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