Genova. Non sarà tecnicamente un dibattito pubblico ai sensi del codice degli appalti, ma sarà gestito da un mediatore istituzionale che garantirà l’accuratezza dello svolgimento degli incontri. Parliamo della ricollocazione dei depositi costieri di Multedo, la cui destinazione è ancora “in ballo” tra le aree sotto la Lanterna e il Terminal Messina, e che sarà discussa con i cittadini per cercare di trovare la soluzione migliore.
O per lo meno queste sono le intenzioni, ribadite questa mattina da Paolo Signorini, che aggiusta il tiro di quanto detto dal sindaco Marco Bucci in occasione della presentazione delle conclusioni del “debàt public” sulla nuova diga, durante il quale aveva dichiarato di voler replicare quell’esperienza anche per i depositi.
“Non sarà tecnicamente un dibattito pubblico ai sensi del codice dei contratti – ha sottolineato Signorini – Abbiamo individuato la figura di un mediatore, che è il dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Genova. Avvieremo il sito e il dibattito entro la fine del mese. Sarà un dibattito delicato perché il tema è delicato, ma pensiamo che aver individuato l’università sia un modo di partire col piede giusto”.
Saranno aperti a cittadini e comitati? “Assolutamente sì, saranno articolati, anche più invasivi e lunghi di quelli che abbiamo fatto per la diga perché ovviamente il tema ha un’implicazione superiore per i cittadini. Le opzioni sono quelle due, è chiaro che se non dovessero essere percorribili ci si potrà sempre far venire in mente qualcos’altro. Ricordiamoci che abbiamo sempre il tema di dare una risposta a Multedo”.