Genova. Le maxi escavatrici dalle lunghe braccia che saranno utilizzate per demolire, pezzo per pezzo, grande parte della “Diga” di Begato, in Valpolcevera, arriveranno il primo o il 2 di aprile. Entreranno in azione subito dopo Pasqua. Lo strip-out dei grandi edifici Erp sorti negli anni 80 per accogliere migliaia di “nuovi genovesi” è quasi ultimato e via Maritano, la strada che passa sotto la Diga è stata chiusa al traffico quasi dieci giorni fa.
Mentre i cittadini della zona si chiedono quali saranno i futuri effetti del grande cantiere – uno dei progetti più ambiziosi portati avanti a Genova da Arte, Regione e Comune – si inizia già a lavorare su quella che sarà la “nuova Begato”.
Si perché una volta che della “diga rossa” e parte della “diga bianca” sarò fatta tabula rasa, su quella tabula sarà realizzato un nuovo quartiere con caratteristiche all’avanguardia sul fronte architettonico ed energetico.
Ed è per questo che c’e’ anche la riqualificazione del quartiere di Begato tra i progetti presentati dalla Regione Liguria al ministero dei Trasporti sostenibili per ottenere i 15 milioni del bando Pinqua sulla qualità dell’abitare. La giunta, su proposta dell’assessore all’Edilizia Marco Scajola, ha approvato il progetto di riqualificazione urbana da oltre 37 milioni, di cui 15 chiesti a Roma.
Il progetto della nuova Begato. Con il finanziamento del Pinqua, secondo il piano di fattibilità presentato al ministero e visionato dall’agenzia di stampa Dire, la Regione vorrebbe realizzare 60 appartamenti “smart” ed ecosostenibili, con pannelli solari, di cui 20 di edilizia residenziale sociale e 40 di edilizia residenziale pubblica, da 60 metri quadrati l’uno, in tre edifici separati da sei piani, che prenderanno il posto degli oltre 500 appartamenti sui 22 piani delle vecchie dighe.
Al piano terra dei due nuovi edifici Erp (uno negli spazi della diga rossa, uno in quelli della diga bianca) è previsto l’insediamento di servizi pubblici di quartiere, assieme a spazi di aggregazione sociale che verranno progettati in modalità partecipata. Il piano terra dell’edificio Ers (negli spazi della diga bianca) sarà, invece, interamente dedicato ad aree comuni degli alloggi. Sulle ceneri delle dighe sorgeranno anche nuovi luoghi dedicati alla socialità, aree verdi e per attività ludiche e ricreative.
Tra questi, un “Centro per la cultura” al posto del silos parcheggi abbandonato di via Maritano, diverse aree gioco e una nuova “piazza del Diamante” con tavoli e sedute. Nel progetto è inserita anche una sistematica riqualificazione delle aree verdi anche con la realizzazione di nuovi orti urbani.
Anche il Comune di Genova recentemente ha applicato al bando Pinqua15 per finanziare tre progetti legati alla riqualificazione del centro storico cittadino. L’esito del bando dovrebbe arrivare tra circa 130-150 giorni.
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