Savona. L’incidenza settimanale della Liguria è di 192 casi ogni 100mila abitanti, attualmente sotto la soglia per cui scatterebbe in automatico la zona rossa se i parametri rimarranno del decreto attualmente in vigore. A fornire il dato è il presidente ligure Giovanni Toti in conferenza stampa all’ospedale San Paolo di Savona dopo aver incontrato i vertici della sanità della provincia che potrebbe vedere scattare la zona rossa anche prima di Pasqua.
“Superano la soglia di rischio Imperia e Savona con 250 e 267 casi su 100mila abitanti alla settimana – ha spiegato Toti – mentre La Spezia e Genova restano al di sotto dei 170 casi su 100mila. Alla luce di questi dati e alla luce della normativa che il Consiglio dei ministri sta varando in queste ore aspetteremo l’approvazione del decreto e poi ci confronteremo coi direttori generali e i sindaci per capire come muoverci. Sarà importante intervenire prima che il virus possa attecchire e moltiplicarsi proprio per avere la possibilità di aprire da metà aprile in poi”.
Da questa notte (tra mercoledì e giovedì) entra in vigore l‘ordinanza che proibisce a residenti e turisti di raggiungere le seconde case in Liguria. “Non siamo in uno stato di polizia – commenta Toti -. Penso che venire in Liguria per mettere a rischio la salute delle persone non sia l’obiettivo di nessuno. C’è un piano di controlli che ormai è piuttosto rodato, saranno i controlli già messi in campo molte volte”.
Per il resto ogni altra decisione è rimandata a domani. “Non abbiamo preso decisioni – conferma Toti -. Manca ancora l’analisi tecnica del decreto. In un quadro così fluido direi che stiamo riflettendo su alcune misure di contenimento anche per aiutare il personale sanitario a reggere l’urto. Domani decideremo e poi comunicheremo, non c’è nulla di scontato in questo momento”.
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