Genova. Sì, l’aumento dei casi e dell’indice di contagiosità ha portato negli ultimi giorni anche a un aumento di richiesta nelle ospedalizzazioni sia a media sia ad alta intensità, soprattutto nella zona dei distretti di Ventimiglia e di Sanremo, ma al momento la situazione dell’occupazione dei posti letto non è ancora oltre la soglia di guardia ministeriale. Questo ha permesso alla Liguria, nelle ultime ore, di rispondere alla richiesta di aiuto della Regione Abruzzo, a corto di posti letto.
Lo ha spiegato durante il punto stampa Covid di questa sera il direttore del Diar Emergenze Urgenze Alisa Angelo Gratarola: “Abbiamo avuto un aumento di casi anche legato al fatto che la Liguria non ha confini impermeabili e al momento c’è un forte effetto osmotico dalle altre regioni, che sono rosse, e dalla Francia vista anche la circolazione della variante inglese”.
Tuttavia, spiega Gratarola, la situazione negli ospedali non è ancora critica. “Intanto la vaccinazione è uno strumento che sta mettendo al riparo la parte più vulnerabile della popolazione, abbassando l’età media dei positivi abbiamo persone malate ma più attrezzate e che quindi non devono ricorrere alla rianimazione, inoltre non abbiamo mai superato la soglia del 40% dei posti letto totali indicata come soglia di attenzione dal ministero della Salute”.
“Ritengo che la gestione dei posti letto in Liguria con un sistema mutuo aiuto tra Asl e ospedali sia anche ciò che ha portato oggi a dare aiuto anche all’Abruzzo – dice il medico – con un piccolo contributo, certo, ma significativo, una paziente proveniente da Pescara sarà curata a Genova”.
“Perché le cose vanno meglio, da noi, a livello di ricoveri? Intanto perché le strategie di chiusure mirate hanno funzionato ma anche perché abbiamo rinforzato gli argini in tempo mantenendo una dotazione di posti letto che oggi ci permette di gestire in maniera appropriati i ricoveri”, ha aggiunto il direttore della clinica di Malattie infettive del San Martino, Matteo Bassetti.
“Vero è che si chiude una settimana più impegnativa rispetto alle precedenti – continua – prova ne è l’occupazione dei posti letto, al momento il 50% dei nostri pazienti ricoverati ha il Covid nella variante inglese, ecco vi posso confermare che il decorso clinico è lo stesso del ceppo “wild”, sintomi e durata sono gli stessi”.
Bassetti ha fornito anche alcune novità sul fronte delle terapie più avanzate, in particolare sul tema degli anticorpi monoclonali. “Lunedì avremo una riunione per partire al più presto, e forse già mercoledì dovrebbero arrivare 80 confezioni in Liguria, che saranno distribuite equamente sulle strutture del territorio”.