Posticipo

Corso Sardegna, il Comune ci ripensa: i parcheggi non spariranno prima del 2022

I lavori per la sistemazione del tratto di fronte all'ex mercato saranno legati al progetto degli assi di forza del trasporto pubblico

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Genova. La rivoluzione della viabilità annunciata per corso Sardegna dovrà aspettare: il Comune di Genova ha deciso di riprendere in mano la progettazione del riassetto nel tratto di fronte all’ex mercato ortofrutticolo in corso di ristrutturazione, sollevando dall’incarico la cordata di imprese che si era aggiudicata il project financing da 27 milioni complessivi.

A confermarlo è il vicesindaco Pietro Piciocchi, assessore ai Lavori pubblici: “Siccome quel tratto di corso Sardegna verrà inglobato dal progetto degli assi di forza in sostanza abbiamo deciso di monetizzare l’opera e distribuire i soldi avanzati, circa 700mila euro, per altri interventi sul territorio. Verrà realizzata una sistemazione di fronte all’ingresso del mercato quando verrà inaugurato, ma la sistemazione vera e propria della strada sarà legata alla creazione delle corsie per il trasporto pubblico”.

Quindi, in sostanza, nessuno toccherà i parcheggi in corso Sardegna prima del 2022, visto che la progettazione definitiva degli assi di forza è in corso in questi mesi e il primo cantiere, se tutto filerà liscio, aprirà probabilmente l’anno prossimo partendo dal centro città. Lo studio di fattibilità per la nuova viabilità di fronte all’ex mercato prevedeva un saldo negativo di circa 200 posti auto contando anche i 24 stalli pubblici recuperati nell’autosilo interno alla struttura.

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Tuttavia si tratterà solo di posticipare. “Il progetto rimarrà lo stesso”, specifica Piciocchi. Che si tratti di filobus (com’era previsto in origine) o autobus elettrici che non hanno bisogno di cavi aerei (il nuovo orientamento di Tursi che però deve ricevere il via libera del ministero), l’idea è sempre quella di farli passare a centro strada, con due banchine laterali e due file di alberi. I parcheggi attualmente posti in mezzo alla carreggiata dovranno essere spostati ai lati, ma inevitabilmente molti saranno cancellati.

Un problema “serissimo”, come aveva ricordato il presidente del Municipio Massimo Ferrante che oggi rincara la dose: “Da filobus ad autobus elettrico non cambierà nulla, non c’è stato alcun dialogo. L’impressione è che si tratti di un rinvio deciso ad arte per non perdere consenso sul territorio. Nel 2022 ci saranno le nuove elezioni”.

Bisognerà inoltre prevedere sul lato ovest una corsia riservata alla svolta a sinistra delle auto verso la nuova strada per San Fruttuoso che sarà aperta in un asse ricavato dalle demolizioni nell’ex mercato. Il tutto con un complesso impianto semaforico che andrà studiato nei minimi dettagli per non creare ingorghi.

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