Genova. “II Paese deve pensare a riaprire tutto dopo Pasqua, a partire dalle scuole ma non solo le scuole”. Questo il commento del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, intervenuto questa mattina ad ‘Agorà’ su Rai3. “Sulla scuola – ha aggiunto – c’è sempre stato uno scontro ideologico. Bisogna ricordare che la scuola mette a dura prova gli uffici di prevenzione delle aziende sanitarie. Difficilmente un’altra persona frequenta la stessa massa di persone che frequenta un ragazzo che va a scuola. Un caso positivo dentro una scuola comporta per il tracciamento un lavoro moltiplicato tantissimo e di questo non si può non tenere conto”, ha concluso.
“Lo Stato ha già un potere sostitutivo nei confronti delle Regioni, può applicarlo quando vuole. Il vero problema è che la piattaforma di cui leggo oggi lo Stato centrale l’ha promessa il 15 dicembre dello scorso anno e nessuno l’ha ancora vista”, ha sottolineato il governatore ligure.
Il commento arriva a seguito delle notizie di stampa secondo cui il Governo sarebbe pronto ad accentrare la gestione della campagna vaccinale con una piattaforma unica. “Stanotte – ha proseguito Toti – abbiamo prenotato i cittadini di 75-79 anni e il nostro sistema informatico è andato benissimo. Il problema è che il sistema centrale di anagrafe vaccinale non c’è stato, e se avessimo aspettato medici e infermieri del famoso bando di protezione civile del governo Conte non staremmo vaccinando, perché è andato completamente deserto”.
A breve, ha aggiunto ancora Toti parlando della fornitura da un milione di dosi annunciata dal generale Figliuolo, “in Liguria arriveranno circa 25mila vaccini calcolando circa il 2,5-2,7% della popolazione che è il riparto medio per la nostra regione. Noi 21mila vaccini li abbiamo già messi in programmazione, verranno fatti all’hub della Fiera e consentiranno l’apertura di altre due collaborazioni con strutture private che annunceremo nelle prossime ore. Il piano ad oggi sulla programmazione di tutte le tipologie di vaccini prevede di arrivare almeno a 65-70mila vaccini alla settimana, il che vorrebbe dire arrivare al 90% di vaccini somministrati. Al momento siamo all’88% di vaccini di tipo freeze, questa settimana con l’aiuto dei medici di famiglia che sono partiti a pieno regime dovremmo arrivare a percentuali importanti anche di AstraZeneca”, ha aggiunto.