Genova. Anche la prossima settimana, che segnerà l’entrata in zona arancione a partire da lunedì 15 marzo, in Liguria è confermata la chiusura delle scuole superiori con l’attivazione della didattica a distanza per il 100% degli studenti. Lo ha annunciato il presidente Giovanni Toti anticipando in conferenza stampa la proroga dell’ordinanza.
“Vogliamo capire come sta piegando la curva dell’incidenza sulla fascia 13-19 anni, che è quella che ci ha indotto a prendere questa misura – ha spiegato Toti -. I bambini delle elementari e delle medie torneranno in classe anche nei distretti di Ventimiglia e Sanremo, mentre i più grandi osserveranno la didattica a distanza in tutte le province”.
Da lunedì saranno infatti revocate le ordinanze con i divieti specifici della “zona arancione rafforzata” nell’Imperiese. “Ormai quella provincia è allineata ai numeri della Liguria nel suo complesso”, ha detto Toti.
I numeri per cui la Liguria finisce in zona arancione sono quelli anticipati ieri: l’Rt oscilla da 1,08 a 1,18 (conta il valore più basso dell’intervallo di confidenza) e gli altri fattori configurano un livello di rischio moderato: le terapie intensive sono occupate da positivi al 28% (soglia 30%), i posti in area medica al 29% (soglia 40%).
Il nuovo decreto non prevede in automatico la chiusura delle scuole superiori con la zona arancione. La precedente normativa dava facoltà ai presidenti di Regioni e Province di applicare provvedimenti restrittivi in caso di incidenza settimanale pari a 250 casi ogni 100mila abitanti, ma questa norma è di fatto superata perché con questo valore scatterebbe in automatico l’ingresso in zona rossa.