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Coronavirus, Governo verso il no alle zone gialle fino a fine aprile. Toti: “Disastroso”

Tutte le regioni partirebbero dall'arancione. Per il governatore si tratta "di un passo indietro"

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Genova. Niente zone gialle: fino al 30 aprile saranno confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. E’ questo l’orientamento che emerge al termine della cabina di regia Covid sul nuovo decreto in discussione in queste ore tra i tavoli del governo.

Le misure dovrebbero essere in vigore fino a fine del mese prossimo e l’unica novità dovrebbe riguardare il ritorno in classe fino alla prima media anche in zona rossa. Per il resto dovrebbero essere confermate tutte le restrizioni oggi vigenti.

“Spero che le indiscrezioni che parlano di nessuna zona gialla fino alla fine di aprile siano totalmente prive di fondamento – scrive il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Non solo non ci sarebbe alcun passo avanti da parte di questo Governo nella lotta al Covid, ma sarebbe addirittura un passo indietro rispetto al passato. Dove si può, al contrario, bisogna tornare ad aprire le attività chiuse da troppo tempo. E dare date certe: in altri Paesi, anche in situazioni peggiori delle nostre, già si programma il turismo in estate e le fiere in autunno. Misure mirate dove serve e invece dove si può si apra al più presto. Tenere tutto chiuso fino a fine aprile e senza prospettive, francamente, sarebbe disastroso“.

Intanto la Liguria rimane in zona arancione con dati che sarebbero da zona gialla (sospesa dall’ultimo decreto Draghi) ma una crescita della capacità di trasmissione del virus che non lascia tranquilli. “L’incidenza è in aumento nell’ultima settimana. È un trend che abbiamo da diverse settimane ma negli ultimi giorni ha assunto un aspetto più minaccioso. Il dato di Savona è superiore al dato ligure e desta una qualche preoccupazione”, ha detto il responsabile della prevenzione di Alisa, Filippo Ansaldi, nel punto stampa sull’emergenza coronavirus in Liguria.

Nel Savonese, in particolare, si registra un’incidenza media giornaliera di 3,48 casi ogni 10mila abitanti contro una media regionale di 2,66. Nel monitoraggio Iss-ministero della Salute in uscita oggi la Liguria ha un Rt sintomi compreso tra 0,94 e 1,05, mentre i tassi di occupazione dei posti letto sono tutti sotto la soglia critica.

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