Genova. Aumenta il numero di esposti presentati alla procura a Genova e relativi al cluster di Covid-19 scoppiato all’interno del padiglione Maragliano, reparto di Pneumologia, dell’ospedale San Martino di Genova dove lavora una infermiera che non si era voluta vaccinare ed è poi risultata positiva.
Sulla scrivania del sostituto procuratore Stefano Puppo è arrivata la segnalazione del decesso di un anziano di 92 anni morto il 20 marzo dopo essere risultato positivo. L’uomo, Giobatta Gentile, era stato ricoverato al Maragliano dal 21 febbraio al quattro marzo, risultando negativo al test.
Dopo le dimissioni era stato spostato in una rsa dove il 15 marzo, a causa di una serie di sintomi riconducibili al Coronavirus, era stato sottoposto di nuovo al tampone che quindi era risultato positivo. A quel punto viene trasferito di nuovo al San Martino nel reparto Covid, muore dopo pochi giorni.
Il pm aveva già aperto un fascicolo nei giorni scorsi per omicidio colposo per la morte di Giulio Macciò, 79 anni. Dopo la scoperta del cluster erano arrivate altre due segnalazioni di decessi sospetti. I militari del Nas hanno sequestrato le cartelle dei pazienti e stanno ricostruendo i passaggi per capire se si siano infettati nel reparto e a causa di chi.
Ieri il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi aveva ribadito la necessità di una legge nazionale che “imponga l’obbligatorietà dei vaccini” e l’ipotesi di sanzionabilità per i datori che, ove possibile, non spostino i dipendenti no vax ad altre mansioni.
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