Genova. L’Università degli Studi di Genova ha accolto la proposta del Consiglio di Amministrazione di Banca Carige per l’istituzione del “Premio di Laurea Banca Carige in materie giuridiche alla memoria del Professor Vincenzo Calandra Buonaura” intitolato alla memoria dell’illustre giurista, Presidente della Banca, scomparso il 28 dicembre 2020.
Il riconoscimento consiste in due premi di laurea annuali, per i prossimi sette anni, del valore unitario di 5.000 euro.
Concorreranno all’attribuzione dei premi le tesi di laurea del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell’Università di Genova vertenti su tematiche di carattere finanziario attinenti ai settori creditizio, giuridico-tecnologico e pubblico dell’economia, sostenute nell’Anno Accademico precedente alla pubblicazione del bando. Le tesi vincitrici saranno selezionate ad insindacabile giudizio di una commissione presieduta dal Prorettore alla Ricerca e composta da altri quattro esperti scelti tra Professori emeriti e di ruolo, Ordinari e Associati in materie giuridiche, economiche ed informatiche, individuati dal Consiglio di Amministrazione di Banca Carige, dal Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, dal Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza e dal Presidente del Centro Dati, Informatica e Telematica di Ateneo (CeDIA) dell’Università di Genova.
Nato a Reggio Emilia, il 21 agosto del 1946, il Professor Calandra Buonaura ha ricoperto numerosi incarichi in ambito universitario. Tra il 1973 e il 1986, è stato titolare dell’insegnamento di Legislazione bancaria presso la Facoltà di Economia dell’Università di Modena. Nella stessa Università, a partire dal 1987, ha assunto il ruolo di Professore Ordinario di Diritto commerciale, per poi approdare, nel 2008, alla Facoltà di Giurisprudenza della Alma Mater di Bologna. È stato membro della Direzione della rivista “Giurisprudenza commerciale” e ha fatto parte del Comitato scientifico della rivista “Banca, impresa e società”. Autore di importanti pubblicazioni scientifiche in materia societaria, bancaria e fallimentare, il Professor Calandra Buonaura in qualità di studioso ha dato un forte impulso al rinnovamento del settore finanziario. Ricoprendo numerosi e prestigiosi incarichi in istituti di credito e associazioni di categoria ha partecipato in prima persona alle principali vicende che hanno segnato la modernizzazione del sistema bancario italiano. Dal 2012 al 2018 è stato membro del consiglio di amministrazione dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nonché vicepresidente di UniCredit. Dal 2003 al 2006 è stato membro del consiglio di amministrazione di UniCredit Banca e UniCredit Private Banking. Dal 2007 al 2008 è stato membro del supervisory board di UniCredit Bank Austria Ag. Dal 2000 al 2009 è stato presidente di Carimonte Holding. Tra il 2007 ed il 2012 ha ricoperto poi la carica di membro del consiglio di amministrazione di Credito Emiliano S.P.A. In Banca Carige era stato eletto Presidente il 31 gennaio 2020.
“Nei pochi mesi in cui ho avuto il privilegio di collaborare col Professor Calandra Buonaura ho potuto apprezzarne la grande competenza professionale e le non comuni qualità personali – commenta Francesco Guido, Amministratore Delegato di Banca Carige – il Premio di Studio che il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige ha voluto intitolargli, grazie alla piena disponibilità e alla pronta collaborazione dall’Università di Genova, oltre a rappresentare un doveroso riconoscimento all’alto contributo offerto del nostro Presidente al progresso della dottrina giuridica nel settore bancario, vuole ricordarne alle giovani generazioni la grande passione per lo studio ed il lavoro accompagnati da rigore morale ed eccezionale umanità”
“Si tratta di un’iniziativa importante, esito di un’ottima sinergia tra Istituzioni, che rappresenta un significativo segnale di sensibilità e vicinanza di Banca Carige all’Università di Genova, unico Ateneo della nostra Regione. – dichiara Federico Delfino Rettore dell’Università di Genova – Il Premio, inoltre, è uno stimolo per i nostri studenti e la dimostrazione che il merito viene riconosciuto, apprezzato e valorizzato”.