Genova. Il cda di Carige ha approvato il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2020 e il progetto di bilancio d’esercizio della banca nonché la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari.
Il quadro economico condizionato dalla crisi sanitaria – dicono dalla banca – modifica radicalmente l’evoluzione prevedibile delineata nel piano Strategico 2019 – 2023, ma in questo quadro il cda ha valutato positivamente i risultati conseguiti nell’esercizio 2020.
“La contabilizzazione di maggiori accantonamenti e rettifiche di valore rispetto a quanto previsto è coerente al mutato contesto e in linea all’attenta politica di gestione del rischio”, si legge la nota.
Richiamando i risultati preliminari, quelli definitivi approvati oggi confermano la misura del risultato consolidato ante imposte (perdita di 161,1 milioni). In conseguenza della conclusione degli approfondimenti in merito alla valutazione delle probabilità di recupero nel tempo delle attività fiscali differite (Dta) alla luce dello scenario pandemico, sono state valutate in 66,3 milioni le imposte differite non iscrivibili a bilancio e pertanto la perdita al netto delle imposte è stata determinata in 251,6 milioni di euro. Al 31 dicembre 2020, a livello consolidato, il complesso delle Dta iscritte a bilancio ammonta quindi a 827 milioni mentre le Dta fuori bilancio salgono a 491 milioni.
La nuova valutazione degli asset fiscali iscrivibili a bilancio è neutrale in termini di patrimonio regolamentare e ratio di vigilanza che, al 31 dicembre 2020, risultano confermati e pienamente aderenti ai target assegnati dalla Bce.
Il cda, in considerazione delle perdite pregresse originate dall’intensa opera di risanamento condotta dalla gestione commissariale e coerentemente con il contesto pandemico, ha deliberato in via prudenziale di sottoporre all’assemblea straordinaria degli azionisti, da tenersi in concomitanza con l’assemblea ordinaria del prossimo 20 aprile, una proposta di riduzione facoltativa del capitale sociale a copertura delle perdite portate a nuovo, previo utilizzo delle riserve disponibili a tal fine.
La prospettata riduzione del capitale – da attuarsi previo ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità – non ha alcun effetto sui coefficienti di vigilanza della Banca, in quanto si limita ad adeguare l’ammontare del capitale sociale al patrimonio netto contabile.