Posizioni differenti

Calcio: Eccellenza spaccata in due sul nodo retrocessioni

Da una parte chi vuole una chiusura "agonistica" a tutti gli effetti e dall'altra chi sarebbe favorevole ma preferirebbe non avere "l'assillo della classifica"

Busalla vs Cadimare

Un campionato, due visioni. Campomorone Sant’Olcese, Rapallo Rivarolese, Sestrese, Athletic Club Albaro, Cairese, Fezzanese, Ligorna e Angelo Baiardo sono le otto società firmatarie di una lettera nella quale auspicano che la ripresa del campionato avvenga con tanto di retrocessioni. Una lettera che stride con quanto richiesto da Alassio, Finale, Genova Calcio, Molassana, Pietra Ligure e Varazze. Questi sodalizi hanno anch’essi firmato un comunicato congiunto, nel quale hanno ribadito la preferenza verso una formula con retrocessioni bloccate.

La lettera di Alassio, Finale, Genova Calcio, Molassana, Pietra Ligure e Varazze.

In considerazione degli ultimi sviluppi dell’emergenza sanitaria da Covid19 sorge forte il dubbio sulla decisione di riprendere il Campionato di Eccellenza.

Le società sportive, come ben noto, si trovano in uno stato di difficoltà. Tuttavia con un grande sforzo potrebbero provare a riprendere l’attività, anche per dare un segnale di speranza per un progressivo ritorno alla “normalità”.

Dopo cinque mesi di sosta forzata alla normale attività apparirebbe però di difficile comprensione la richiesta di riprendere la stagione allestendo squadre competitive. 

Le nostre Società devono infatti salvaguardare la salute e l’attività lavorativa dei nostri tesserati, non solo calciatori e allenatori ma pure dirigenti e accompagnatori.Pertanto riteniamo che la ripresa di ognuno di questi soggetti dovrà essere facoltativa, nel pieno diritto di chi non se la dovesse sentire di tornare “in gioco” di poterlo fare senza per questo incidere sulle sorti della società sul campo.

Alla luce di queste considerazioni l’eventuale ripresa dei campionati dovrà intendersi come un atto simbolico di “buona volontà”, senza costi per il rispetto dei protocolli sanitari a gravare sulle spalle delle Società e senza retrocessioni, in modo che ognuno possa partecipare con le forze di cui attualmente dispone senza rischiare nulla, visto che in gioco verrebbe già messa la salute, bene che in questo anno di pandemia abbiamo capito quanto sia importante difendere.

D’altra parte risulterebbe altresì incomprensibile come una tale misura, ossia l’assenza di retrocessioni, sia stata applicata nella scorsa stagione con una porzione ben più ampia di partite disputate.

Si può provare a ripartire ma, non potendo garantire la totale sicurezza, ci venga concesso almeno di scendere in campo senza l’assillo della classifica.

La lettera di Campomorone Sant’Olcese, Rapallo Rivarolese, Sestrese, Athletic Club Albaro, Cairese, Fezzanese, Ligorna e Angelo Baiardo

Con la presente siamo a ribadire la volontà di ripartire a giocare e ad accettare le decisioni prese dalla LND e dal Comitato Regionale Ligure, senza nessun tipo di vincolo e senza avere preclusioni di sorta.

Intendiamo inoltre chiarire che, un’eventuale ripresa con un protocollo che prevede tamponi settimanali, aumenterebbe la sicurezza dei nostri tesserati, assicurando a loro ed alle loro famiglie una tranquillità maggiore rispetto a quella che viviamo oggi.

La ripartenza non deve essere vista in maniera egoistica per cercare SOLO di tirare acqua al proprio mulino, ma come un segnale forte di ripresa e di positività per tutto il movimento dilettantistico e dei settori giovanili, così fortemente penalizzati da questa pandemia, dove molti ragazzi stanno perdendo passione e speranza.

Abbiamo la responsabilità di farci carico ed essere il prototipo di  un nuovo inizio, mettendo da parte campanilismi e dietrologie inutili e cercare di essere un tutt’uno per ripartire senza porre veti, fare richieste grottesche e fantasiose che creano divisioni in un momento drammatico, dove lo sport può diventare un veicolo importante per il ritorno ad una vita normale. 

Oggi più che mai, intendiamo manifestare il pieno appoggio al Presidente Dott. Giulio Ivaldi ed a tutto il Comitato Ligure che sono da sempre a favore della ripartenza e che stanno lavorando per assicurare al calcio ligure un futuro con più certezze e meno punti di domanda. 

Concludiamo dicendo che ai giovani cerchiamo di insegnare sport e valori quotidianamente, quindi giocare e accettare il responso del rettangolo verde fa parte di una regola imprescindibile del gioco del calcio che per tutti noi è, da sempre, lo sport più bello che ci sia!

GIOCHIAMO E CHE VINCA IL MIGLIORE… non chiediamo altro!!!

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