Genova. Le corsie ridotte a causa dei cantieri, ma i pedaggi non sono stati adeguati al servizio offerto: per questo motivo l’Antitrus ha sanzionato per 5 milioni di euro Autostrade per l’Italia Spa per pratica commerciale scorretta «La società – si legge in una nota dell’Antitrust – non ha adeguato né ridotto il pedaggio nei tratti in cui si registrano critiche e persistenti condizioni di fruibilità del servizio autostradale con lunghe code e tempi di percorrenza elevati, causati dalle gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture che hanno richiesto interventi straordinari per la messa in sicurezza».
L’istruttoria era stata avviata lo scorso 10 giugno dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: la pratica commerciale scorretta è stata accertata in relazione alla gestione dei cantieri e dei pedaggi sulla A26, A12, A7, A10 e A16, ovvero le tratte dove maggiormente si sta lavorando per le manutenzioni.
In particolare – si legge nella nota dell’ente – l’Autorità ha appurato una consistente riduzione delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni – per lunghi tratti delle Autostrade citate – della velocità massima consentita. Ciò ha comportato un notevole disservizio e un forte disagio ai consumatori in termini di code, di rallentamenti e quindi di tempi di percorrenza molto più elevati, senza prevedere un adeguamento o una riduzione dell’importo richiesto a titolo di pedaggio ai consumatori. L’Agcom ha poi rilevato che sono risultate inadeguate le modalità informative sulle eventuali procedure di rimborso, come emerso in relazione all’Autostrada A/14 Bologna-Taranto, allorché le informazioni fornite sono rivelate omissive, inadeguate, intempestive, insufficienti quanto al modo di diffusione e non idonee a compensare i disagi arrecati agli utenti.
Secondo l’Autorità negli ultimi due anni, i tratti autostradali in questione sono stati spesso interessati da consistenti disagi nella viabilità e nella regolare fluidità della circolazione, a causa di gravi carenze da parte della società nella gestione e nella manutenzione delle infrastrutture ad essa affidate in concessione e ai conseguenti massicci interventi di manutenzione straordinaria e di messa in sicurezza di numerose tratte autostradali.
Interventi che hanno determinato gravi danni all’economia dei territori e delle imprese di trasporto: per l’Antitrust quel che accade è “pienamente ascrivibile alla responsabilità di Aspi e integra una pratica commerciale scorretta in violazione degli articoli 20, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo. Per questo l’Autorità ha applicato una sanzione – pari al massimo edittale – di 5 milioni di euro. Autostrade per l’Italia S.p.A. dovrà anche pubblicare un estratto del provvedimento sul proprio sito internet e su uno dei quotidiani a maggiore tiratura nazionale”.
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