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Astrazeneca, una settimana dopo Ema conferma il verdetto: “Non ci sono nessi con le trombosi”

L'agenzia europea del farmaco annuncia anche la costituzione di un team speciale per valutare invece alcuni casi molto rari

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Liguria. Una settimana fa ci trovavamo davanti ai nostri computer in attesa che ad Amsterdam iniziasse la conferenza stampa dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, con il verdetto sulla sicurezza del vaccino Astrazeneca. Ricorderete che di fatto il Prac, l’organismo dell’ente deputato alla farmacovigilanza, aveva confermato la bontà del vaccino e invitato i Paesi che lo avevavo sospeso a riprendere le vaccinazioni.

Oggi, a una settimana di distanza, l’Ema conferma in una nota che non esistono nessi causali tra alcuni casi di trombosi riportati in diversi paesi e la somministrazione del vaccino Astrazeneca ma annuncia che il 29 marzo si costituirà un gruppo speciale, interno al Prac, per valutare ulteriormente quei casi di tromboembolie estremamente rari e sui quali era già stato annunciato, nella conferenza stampa di giovedì scorso, un possibile approfondimento.

Gli team di esperti apposito si riunirà quindi tra pochi giorni: sarà formato da figure competenti in medicina cardiovascolare, ematologia, malattie da infezione, da virologi, neurologi e immunologi. Inoltre il gruppo sarà composto anche da due rappresentanti dei consumatori.

I risultati di questa riunione, insieme a un’ulteriore analisi dei casi riportati, andrà a corroborare la valutazione dell’Ema già esistente. Un esito definitivo sarà atteso per la riunione plenaria dell’agenzia in programma tra il 6 e il 9 aprile.

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