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Amiu elimina tutti i cassonetti nelle creuse e vie pedonali: “Non sono più a norma”

Il caso è scoppiato a Quezzi in via del Molinetto: abitanti costretti a percorrere anche 700 metri a piedi per buttare la spazzatura

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Genova. Il caso è scoppiato di recente a Quezzi, ma a breve funzionerà così in tutta Genova, in quelle (poche) situazioni dove ancora si buttava la spazzatura col vecchio sistema. Amiu sta eliminando progressivamente tutti i cassonetti per la raccolta indifferenziata situati nelle creuse e nelle strade pedonali dove non possono accedere nemmeno i veicoli più piccoli. E questo comporta una conseguenza inevitabile per i residenti: rassegnarsi a fare molta strada a piedi per raggiungere i bidoni più vicini.

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Negli scorsi giorni in via del Molinetto, una stradina che risale il corso del rio omonimo a partire da piazzetta Pedegoli, sono comparse le catene a impedire l’apertura dei cassonetti. E insieme a loro, una comunicazione di Amiu: “Dal 26 marzo i contenitori saranno rimossi. A partire da tale data, potrete depositare i vostri rifiuti in via Daneo dove sono presenti tutti i contenitori per la raccolta differenziata”. Che vuol dire percorrere anche 700 metri a piedi in discesa e poi in salita, con inevitabili malumori da parte degli abitanti, soprattutto gli anziani. Stesso destino per via Casini, sempre a Quezzi, dove saranno eliminati i vecchi cassoni in ferro.

Il caso doveva approdare ieri in consiglio comunale con un’interrogazione a firma Stefano Bernini (Pd). Ma la risposta arriva oggi dall’azienda: “Si tratta di due strade con una ridotta densità di abitazioni e un numero complessivo di utenze famigliari, rispettivamente 30 e 50, corrispondenti più o meno a due normali condomini. La rimozione dei cassonetti è stata eseguita in conformità con le linee guida del piano di revisione delle raccolte rifiuti e il disciplinare tecnico di Città Metropolitana, rendendo omogenea questa fattispecie a tutte le altre creuse e salite pedonali presenti in città (basti pensare a puro titolo di esempio la zone di Castelletto e Sant’Ilario) che da tempo non hanno alcun cassonetto”.

A occuparsi della raccolta dei rifiuti, fino a pochi giorni fa, era una cooperativa. Si trattava del cosiddetto “carrellamento“: gli addetti andavano a svuotare a mano i cassonetti e trasportavano a piedi la spazzatura lungo tutta la strada pedonale per poi conferirla nei bidoni sulla viabilità principale. Il servizio era affidato in appalto con un contratto da 40mila euro. “Una pratica non più in linea con la normativa vigente e quindi da superare“, osserva Amiu. L’affidamento perciò non sarà più rinnovato, e di conseguenza si perderanno anche alcuni posti di lavoro.

“Questa decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno – commenta il presidente del Municipio Bassa Valbisagno Massimo Ferrante – perché di solito Amiu si confronta con noi, invece non siamo stati minimamente interpellati. Troviamo che sia solo una strategia per ridurre i costi perché evidentemente i conti dell’azienda non vanno così bene”. A nulla è servita la comunicazione di Ferrante all’assessore Matteo Campora in cui si chiedeva, “data la presenza di molti anziani e persone fragili, costretti a lunghi percorsi per depositare i rifiuti, di riposizionare i cassonetti come erano sistemati in precedenza.

Secondo Amiu, invece, la nuova soluzione porta numerosi vantaggi: l’interruzione di una pratica non più a norma, l’aumento della raccolta differenziata (visto che gli abitanti saranno costretti a raggiungere le aree di raccolta dove sono presenti tutti i contenitori), miglioramento del decoro delle strade, riduzione di costi. Inoltre, ricorda l’azienda, “è prevista una riduzione sulla Tari per le utenze distanti più di 250 metri dal più vicino punto di raccolta”.

Una situazione simile a Genova riguarda salita degli Angeli, sulle alture di Dinegro, dove il comitato dei residenti in passato aveva avviato una raccolta firme per non perdere i cassonetti posizionati in un punto lungo la creusa. Un’ipotesi era quella di riconvertire ad ecopunto un vecchio immobile di Spim al civico 70, dove potrebbe arrivare il mezzo dell’Amiu. In caso contrario anche qui per buttare la rumenta bisognerà rassegnarsi a scarpinare.

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