Il personaggio

A tu per tu con Pietro Vierchowod

Una chiacchierata con l'ex calciatore della Sampdoria

campioni del mondo ad alassio

A tu per tu con Pietro Vierchowod, ex calciatore. Di ruolo difensore, dopo gli esordi nella Romanese in Serie D, militò per un quinquennio nel Como, con cui vinse un campionato di Serie C1 (1978-1979) e uno di B (1979-1980), debuttando quindi nella massima serie. Acquistato dalla Sampdoria, fu girato in prestito prima alla Fiorentina e poi alla Roma, con cui vinse il suo primo scudetto nella stagione 1982/83. Rientrato a Genova, divenne una bandiera della Sampdoria, legandovi la maggior parte della propria carriera e conquistando nell’arco di dodici stagioni quattro Coppe Italia (1984-1985, 1987-1988, 1988-1989 e 1993-1994), una Coppa delle Coppe (1989-1990), un altro scudetto (1990-1991) e una Supercoppa italiana (1991). Nel 1995 fu ceduto alla Juventus, dove rimase per una stagione vincendo una seconda Supercoppa italiana (1995) e una Champions League (1995/96). Svincolatosi dal club torinese, si accasò per un anno al Milan per poi chiudere la carriera con un triennio al Piacenza, ritirandosi nel 2000, a 41 anni, dopo aver totalizzato 562 presenze in Serie A.
Tra il 1981 e il 1993 ha fatto parte della nazionale italiana, con cui ha totalizzato 45 presenze; ha disputato tre edizioni del campionato del mondo, vincendo l’edizione di Spagna 1982, senza scendere in campo a causa di un infortunio, e ottenendo un terzo posto a Italia 1990.
Intrapresa la carriera di allenatore, nella prima metà degli anni 2000 ha guidato il Catania, la Florentia Viola e la Triestina; negli anni 2010 ha maturato due esperienze all’estero, prima all’Honvéd e poi al Kamza.

Pietro Vierchowod, classe 1959, detto “lo Zar” ci racconta le tappe più emozionanti della sua lunga carriera e vari aneddoti ed episodi vissuti sul rettangolo di gioco, in particolare negli anni in maglia blucerchiata.

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