Genova. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, ha avviato la procedura di Pris “Programmi Regionali di Interesse Strategico”, per quanto riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria del viadotto autostradale Gavette sul torrente Bisagno, come richiesto dagli stessi residenti.
In questo modo i nuclei abitativi che subiranno disagi a seguito delle varie fasi di cantiere e che avranno i requisiti stabiliti dal tavolo PRIS, potranno ricevere un indennizzo, valutato e concordato del medesimo tavolo, a carico del soggetto attuatore, nella fattispecie ASPI spa, Autostrade per l’Italia, titolare del viadotto autostradale sulla A 12.
Sul tavolo, quindi, arriveranno le istanze dei diversi comitati delle Gavette che sostanzialmente chiedono due cose: per i residenti che abitano sotto il viadotto, la richiesta è quella di poter ricevere una cifra congrua per poter trasferirsi, mentre per tutti gli altri abitanti della zona interferiti dai lavori si parla di indennizzi per i prossimi 4 anni di cantiere. “Questa è una novità – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone – perché per la prima volta il PRIS, strumento unico in Italia, potrà essere applicato a un cantiere di lavori straordinari con manutenzioni per un valore superiore ai 4,5 milioni, anziché a una nuova infrastruttura, come è sempre stato fin’ora”.
Questa possibilità è stata offerta da un emendamento apportato nel 2020 alla legge regionale sul PRIS che apriva alla manutenzione straordinaria di grandi opere eccedenti i 4,5 milioni di costo, ottenuta anche grazie alla opposizioni in consiglio regionale.”In questo modo – continua Giampedrone – abbiamo mantenuto gli impegni assunti con i comitati e i portatori di interesse, insieme al Comune di Genova. Adesso si apre un confronto tra le parti per capire cosa potranno portare queste valutazioni”. “I prossimi passi – conclude l’assessore Giampedrone – prevedono la convocazione della prima seduta di Comitato PRIS di coordinamento ed indirizzo composto da Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova e soggetto attuatore. A tale tavolo spetterà il compito di circoscrivere l’area di interesse e individuare le misure di maggior tutela per i soggetti interferiti”.