Genova. Poste Italiane ha chiesto per i dipendenti he svolgono la loro attività a contatto con il pubblico l’accesso prioritario alla campagna di vaccinazione in corso. “Chiediamo priorità nella vaccinazione per i nostri dipendenti in prima linea – ha dichiarato il condirettore generale Giuseppe Lasco – per i nostri lavoratori l’Italia è sempre stata zona bianca”.
Intanto, in un quadro pandemico in continua evoluzione, Poste Italiane ha avviato un programma di screening con tamponi rapidi su base volontaria rivolto al personale dipendente in tutto il territorio ligure.
Ad oggi hanno aderito all’iniziativa in Liguria 1.056 dipendenti: 587 operatori degli Uffici Postali, 408 addetti alle attività di recapito di corrispondenza e pacchi, e 61 appartenenti ad altre funzioni, distribuiti sul territorio. Di questi oltre la metà sono stati effettuati nella provincia di Genova.
L’attività ha lo scopo di garantire un accesso in sicurezza per i dipendenti e i clienti e di individuare per tempo eventuali casi di positivi asintomatici al Covid-19 limitando così il diffondersi del contagio.
Inoltre, in 405 uffici postali della Liguria, di cui 151 nell’intera provincia di Genova, sono stato installati dei termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea, davanti ai quali i clienti dovranno sostare pochi secondi prima di poter accedere nella sala al pubblico. L’accesso sarà interdetto nel caso di temperatura rilevata superiore ai 37.5°.
Restano in vigore tutte le misure di sicurezza come l’accesso consentito esclusivamente con mascherina protettiva, l’ingresso contingentato in base alle dimensioni della sala al pubblico, il mantenimento della distanza interpersonale anche grazie all’installazione di apposita segnaletica orizzontale per indicare come comportarsi durante l’accesso e il transito nei locali, l’installazione di barriere protettive in plexiglass per dividere gli operatori e i clienti e, più in generale, l’osservanza di tutte le disposizioni di sicurezza previste dalle normative emanate in materia.