Fratelli tutti

Un sit-in per la fraternità giovedì in piazza Matteotti: presenti anche autorità religiose cristiane e musulmaneevento

In occasione della Giornata internazionale della fraternità umana

Marcia della Pace

Genova. Una manifestazione, nel rispetto del distanziamento sociale. Un sit-in intitolato “Fratelli tutti” per affermare l’urgenza della promozione di una cultura dell’incontro e del dialogo tra il mondo cristiano, quello musulmano, la cultura laica e tutte le fedi religiose.

Nel giorno in cui si celebra, per decisione delle Nazioni Unite, la prima “Giornata Internazionale della Fratellanza Umana”, L’Arcidiocesi di Genova tramite l’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo e l’ufficio Migrantes e la Comunità di Sant’Egidio organizzano l’iniziativa.

La manifestazione si terrà giovedì 4 febbraio alle 18 in piazza Matteotti.

Parteciperanno giovani italiani e immigrati, autorità religiose cristiane e musulmane (tra cui il presidente del Centro culturale islamico e portavoce della comunità musulmana genovese Husein Salah) e tanti genovesi convinti che le sfide complesse del tempo presente non possano essere affrontate in modo individuale o contrapposto, ma sia necessario lavorare per costruire, a partire dalle nostre città, una nuova amicizia sociale.

La manifestazione si terrà nel rispetto delle normative vigenti di distanziamento sociale

La Giornata Mondiale della Fratellanza Umana

Con un’apposita risoluzione le Nazioni Unite hanno dichiarato il 4 febbraio la “Giornata Internazionale della Fraternità umana”. Il riferimento è al 4 febbraio del 2019 data della storica firma ad Abu Dhabi del “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” da parte di papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib, una pietra miliare nei rapporti tra cristianesimo e islam, che invita «tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme».

L’Assemblea Generale dell’Onu ha adottato la risoluzione “affinché, rinnovando la cooperazione e promuovendo la relazione tra fedi e il dialogo interculturale, contribuisca a lottare contro la pandemia di Covid-19 e ad affrontare altre sfide globali”.

Adottando la risoluzione, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha invitato a osservare la Giornata facendosi promotori di una cultura di pace che incoraggi sviluppo sostenibile, tolleranza, inclusione, comprensione reciproca e solidarietà in tutto il mondo.

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