Genova. Ricordate l’ospedale di vallata? Bene, quel progetto che pareva dimenticato per sempre, superato dalla combo Erzelli – casa della salute, torna d’attualità, per ora solo a parole, ma non è escluso che si aprano spiragli di concretezza visto il grande cambiamento che interesserà la periferia genovese nell’ambito dei piani legati al ponte.
“Abbiamo bisogno di più posti, mi pare che la vicenda del Covid lo abbia ampiamente dimostrato, per questo come sindaco lo suggerirò alla Regione e penso che sia giusto pensare a fare un ospedale in Valpolcevera”, questo il pensiero del sindaco di Genova Marco Bucci sul tema della Sanità.
Il tema è emerso a margine della presentazione del nuovo sportello energetico del Comune al Molo ed era riferito al fatto che nelle ultime ore è scaduto il tempo per le manifestazioni di interesse per l’acquisto dell’area ex Mira Lanza, in Valpolcevera.
L’area, di proprietà di un fondo immobiliare, aspetta da quarant’anni di essere rilanciata. Ma in questi giorni si è parlato anche dell’ipotesi di un trasferimento dell’ospedale Gaslini vicino al nuovo ponte Genova San Giorgio.
Bucci non esclude, a priori, l’idea di un trasferimento ma amplia il discorso: “Sono tutte ipotesi, poi saranno loro a deciderlo ma in generale i posti letto devono aumentare e c’è bisogno di più attività ospedaliera – aggiunge – come e quando non posso dirlo io, quello che posso fare è suggerire dove, per me è giusto fare un ospedale in Valpolcevera, in aggiunta al progetto dell’ospedale di Erzelli”.
L’idea di un’ospedale di vallata era diventata un tormentone durante il governo della giunta Vincenzi. Mai accantonata del tutto, potrebbe tornare fattibile sfruttando, magari, i soldi avanzati dal decreto Genova, quelli del Recovery fund e altre risorse europee possibili per quel milione di metri quadri di aree situate nei pressi del nuovo ponte San Giorgio.