Genova. “Sono favorevole a un sistema che ci consenta maggiore duttilità. Di sicuro oggi non vedo in Liguria, a eccezione del distretto di Ventimiglia, una situazione tale da inasprire ulteriormente le chiusure”. Così il presidente ligure Giovanni Toti chiude la porta alla possibilità di restrizioni generalizzate sul territorio nazionale per arginare le varianti, possibilità evocata dal collega emiliano Stefano Bonaccini che presiede la Conferenza delle Regioni.
“Ritengo che un approccio allarmistico non aiuti nessuno – contrattacca Toti – né il lavoro che dovrà fare il nuovo governo né le categorie né il sistema ospedaliero che è giusto abbia tutto l’aiuto di cui ha bisogno sulla base delle necessità reali”.
“Ci incontreremo domani e ne parleremo con le altre Regioni”, taglia corto il presidente ligure, che vedrebbe bene “semmai l’istituzione di zone rosse e anche bianche di dimensioni diverse da quelle delle regioni. Se si decide un approccio diverso direi che possiamo confrontarci”.
Nel frattempo la Liguria resta in zona arancione ancora per una settimana anche se il combinato di Rt e livello di rischio sarebbero da giallo e, se tutto andrà come previsto, le restrizioni termineranno con l’inizio di marzo. La presenza della variante inglese ha una prevalenza del 21%, secondo gli ultimi dati rilevati a livello regionale, ma questo non sta portando a una crescita significativa dei contagi e dei ricoveri.