Genova. “Vivo sigillata in casa da più di un anno, non posso aprire le finestre perchè il rumore è insopportabile e perchè non so che cosa possa respirare“. Questo lo sfogo di Simona, la cui casa è a pochi metri dai tracciati della A7, che passano letteralmente tra le case di Bolzaneto, e che da mesi sta vivendo l’inferno quotidiano di avere un’autostrada in camera da letto e in cucina.
Sì perchè dal 2019 le barriere anti rumore del ramo nord e la galleria fonica del ramo sud della Genova – Serravalle sono state rimosse, gradualmente, su tutta la tratta che attraversa il quartiere, a seguito delle irregolarità emerse nel corso delle indagini condotte dalla procura di Genova, in uno dei processi “spin-off” nati dal crollo di Ponte Morandi.
Siamo andati a documentare il disagio che vive Simona, e che vivono decine di altri residenti della zona: “In questo punto le due carreggiate corrono vicine, raddoppiando per noi rumori e smog – ci fa notare affacciandosi dalla finestra – ed è stata la prima zona da cui Autostrade ha tolto le barriere, già nel dicembre 2019”. E poi è arrivato il lockdown e lo smart working: “Ho dovuto mettere un impianti di condizionamento – sottolinea – ma nei fatti vivo in un bunker, assediata da rumore e gas di scarico”. E poi di notte il disagio continua: “Le luci che si riflettono sulle strutture, sui cartelli, entrano in camera da letto, disturbando il mio sonno“.
Prima della rimozione completa, nella tratta si erano verificati alcuni problemi coni le barriere (come avevamo raccontato in questo articolo): in una notte di vento particolarmente intenso, alcune di queste erano state abbattute in parte, rimanendo vincolate “a penzoloni” grazie ai perni su cui erano installate. Nessun ferito, ma la paura fu tanta, con l’intervento dei Vigili del Fuoco e le indagini della Guardia di Finanza. “Ma solo dopo le indagini della magistratura sono state rimosse”.
“L’estate scorsa è stato un inferno – ci confida Simona, mentre a stento riusciamo a parlarle nella sua cucina con le finestre aperte – ho scritto a tutti, dal Muncipio alla Regione ma l’unica risposta è arrivata dall’Ufficio Rumore del Comune di Genova, che mi ha comunicato la presa in carico della segnalazione. E basta. Nel frattempo Autostrade mi ha comunicato che la riprogettazione è in mano al Mit, e che forse i lavori inizieranno a luglio, fino forse al 2024″. Dato in parte confermato anche da Autostrade per l’Italia, che, a Genova24 ha specificato come questa tratta sia compresa tra quelle in “priorità 1”, insieme a quella di Rivarolo (la cui situazione abbiamo documentato in un precedente reportage), con l’avvio della progettazione nel primo semestre di quest’anno, e i lavori inizieranno entro dicembre, cercando di eseguirli nel più breve tempo possibile per venire incontro ai disagi della popolazione residente. Nel frattempo, però, le finestre restano chiuse.
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