Roma. Oggi allo stadio Olimpico di Roma va in scena la ventitreesima giornata di Serie A. Una partita davvero suggestiva quella tra Lazio e Sampdoria, formazioni che occupano due posizioni di classifica differenti ma accumunate dallo stesso obiettivo per la sfida odierna: la ricerca della vittoria. Dopo lo stop contro l’Inter infatti, i biancocelesti avrebbero la necessità di conquistare i tre punti per continuare la ricorsa alla zona Champions League, mentre i blucerchiati vorrebbero fare lo stesso non solo per confermare il buon momento di forma, ma anche per tentare di sfatare un fastidioso tabù (non vincono all’Olimpico contro la Lazio da addirittura quattordici match).
Passiamo ora alle formazioni. Solito 3-5-2 per i padroni di casa allenati da Simone Inzaghi, i quali si schierano con Reina, Patric, Acerbi, Musacchio, Marusic, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic, Correa e Immobile. A disposizione ci sono Akpa Akpro, Alia, Armini. Caicedo, Cataldi, Escalante, Fares, Muriqi, Parolo e Pereira
Rispondono gli ospiti guidati da Claudio Ranieri con il classico 4-3-1-2 interpretato da Audero, Ferrari, Yoshida, Colley, Augello, Candreva, Ekdal, Silva, Ramirez, Quagliarella e Keita. In panchina si accomodano Askildsen, Bereszynski, Damsgaard, Gabbiadini, Jankto, Leris, Letica, Ravaglia, Regini, Tonelli, Torregrossa e Verre.
Arbitra la gara il signor Davide Massa della sezione di Imperia, coadiuvato da Di Vuolo e Lombardi sulle fasce. Al Var invece designati Di Paolo e Passeri, con Maresca a ricoprire il ruolo di quarto uomo.
Nel primo tempo pronti via e l’inerzia del match appare subito chiara: Lazio grintosa ed arrembante, Sampdoria attenta e pericolosa soprattutto grazie alle ripartenze. Primi minuti piuttosto noiosi quindi, con ben poco da segnalare se non qualche scambio in area tra i sempre pimpanti Correa e Immobile ed un rischio corso da Reina sul pressing del mai domo Quagliarella.
È al 22′ però che è arrivata la prima vera palla gol della sfida: Luis Alberto con il suo sontuoso mancino ha provato ad aprire il compasso per sfruttare al meglio uno splendido assist, ma Audero ha risposto presente con un balzo felino che gli ha permesso di deviare il pallone in corner.
Da questo momento in avanti è stata la formazione di casa a condurre il match, trovando anche la rete del vantaggio soltanto due minuti più tardi: assist al bacio di Milinkovic-Savic e marcatura proprio del fantasista spagnolo della Lazio, abile con il destro a battere l’estremo difensore avversario.
Al 29′ poi il solito Ciro Immobile ha provato a raddoppiare per i suoi, sciupando però l’ottimo assist di uno scatenato Luis Alberto a causa di una conclusione fuori misura. Tre minuti più tardi è stato ancora il numero 17 biancoceleste a cercare il gol con un tentativo da posizione quasi impossibile, con Audero costretto a volare nuovamente per salvare i suoi.
Successivamente, al 34′, Quagliarella ha provato a suonare la carica, calciando però altissimo rispetto alla porta difesa da Pepe Reina. Da questo momento in poi una Lazio in totale controllo ha iniziato ad accusare probabilmente la stanchezza lasciando molto campo alla Sampdoria, squadra che ha chiuso in crescita un primo tempo comunque poco entusiasmante.
È terminata 1-0 una prima frazione appunto piuttosto compassata, resa a tratti frizzante soltanto dalle giocate dei giocatori di maggior talento dei padroni di casa. L’impressione è che servirà ben altro alla formazione di Ranieri per trovare il pareggio, iniziando magari da un atteggiamento più offensivo rispetto a quello adottato finora.
In seguito hanno preso il via i secondi 45′ proprio con due sostituzioni da parte degli ospiti: Bereszynski e Jankto hanno preso il posto di Yoshida e Ramirez; 4-4-2 per la Samp. A questo punto una Lazio con la testa probabilmente già alla sfida di Champions ha iniziato ad accusare qualcosa con Quagliarella che, al 54′, ha sciupato uno splendido cross di Augello: grandissima occasione per gli ospiti!
Due minuti più tardi ecco poi i primi cambi per la squadra di Simone Inzaghi: dentro Fares e Akpa Akpro per far rifiatare Lulic e Correa. Successivamente, al 63′, è arrivata un’altra chance enorme per la Sampdoria, con Jankto che a porta praticamente sguarnita non è riuscito a trovare il pareggio a causa della poca precisione, indirizzando fuori una palla gol davvero clamorosa.
Un minuto più tardi Inzaghi ha optato per un altro doppio cambio in vista dell’impegno contro il Bayern di martedì, schierando Muriqi ed Escalante al posto di Luis Alberto e Leiva. In seguito, al 67′, un’occasione colossale è capitata sui piedi di Muriqi, il quale a porta spalancata non è riuscito a ribadire in rete un suggerimento davvero splendido: che brivido per Audero! Allo stesso minuto Ranieri ha poi scelto di richiamare in panchina Keita Baldé per lasciare spazio al talentuoso Damsgaard.
Successivamente, al 79′, Fares ha provato a risolvere l’impassse con una conclusione dal limite dell’area, controllata però senza problemi dal sempre attento Emil Audero. All’81’ poi Ranieri tenta di acciuffare il pareggio con una sostituzione: dentro Torregrossa e fuori uno stremato Antonio Candreva.
All’85’ è stato ancora un cambio ad arricchire il referto arbitrale, con Caicedo che ha preso il posto di uno spento Immobile. Al 91′ occasione davvero enorme per la Lazio grazie ad un contropiede condotto tuttavia in maniera rivedibile da Milinkovic-Savic, il quale non è riuscito a servire nessun compagno in maniera da permettergli di chiudere il match. Il forcing finale blucerchiato non ha quindi sortito l’effetto sperato, con i biancocelesti abili a difendere un vantaggio preziosissimo.
È terminato così 1-0 un match divertente nel primo tempo, ma piuttosto contratto nella seconda frazione. Gongola dunque la formazione di Inzaghi, che adesso potrà concentrarsi sull’impegno europeo essendo inoltre riuscita a mettere pressione nei confronti delle concorrenti per il quarto posto. Nessun dramma invece per la Sampdoria, consapevole di aver messo in difficoltà una compagine sicuramente maggiormente strutturata.