Decentramento

Riforma dei municipi, il parere di cinque “parlamentini” fuori tempo massimo

Nel corso della commissione di questa mattina sono state espresse preoccupazioni da parte di sindacati e terzo settore. Bucci conferma: "Bisogna chiarire ruolo politico e amministrativo"

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Genova. La delibera della giunta Bucci sulla riforma dei municipi, emendata rispetto a una prima bozza, e con i pareri finora arrivati dai municipi – tre positivi, quelli dei ‘parlamentini’ retti dal centrodestra, e uno negativo, quello del municipio “giallorosso” del centro ovest – sarà riportata in giunta questo giovedì. Lo ha detto l’assessore Lorenza Rosso durante la commissione di questa mattina in streaming.

Gli altri cinque municipi si esprimeranno nelle prossime ore ma il parere negativo è pressoché scontato. L’assessore Rosso ha anche dichiarato, più volte nel corso della riunione, che il tempo è comunque scaduto. Ad ogni modo, i pareri non sono vincolanti. La delibera di modifica del regolamento potrebbe sbarcare in consiglio tra una ventina di giorni. In aula servirà la maggioranza dei due terzi.

“Siamo convinti dei principi alla base di questa modifica, ovvero la necessità di chiarire il ruolo politico e non amministrativo dei municipi – ha ribadito il sindaco Marco Bucci a margine di un evento pubblico, questa mattina – sulle critiche alla decisione di non dotare i municipi di un budget fisso abbiamo già detto che con la riforma le risorse saranno potenzialmente illimitate”.

Una delle questioni emerse durante la commissione di questa mattina, con le audizioni delle parti sociali, è la preoccupazione del terzo settore e dei sindacati sulla garanzia di un rapporto efficace con gli enti decentrati in tema di sociale.

“Come inciderà la modifica sulla partecipazione alla vita dei municipi da parte dei cittadini – domanda Stefano Kovac, presidente di Arci Genova – fino a oggi un’esigenza che non ha trovato una risposta sufficiente, inoltre va fatta un’attenta riflessione su quanto togliere competenze ai municipi possa inficiare su questo rapporto, perché la questione non è solo interloquire ma anche agire”.

“Riusciranno i municipi a reggere l’impatto delle domande di supporto ai servizi sociali che per forza di cosa aumenteranno considerevolmente nei prossimi mesi” si chiede il segretario regionale della Uil Alfonso Pittaluga. In base al regolamento i municipi continueranno ad avere competenza sull’erogazione dei servizi sociale.

“Per noi i municipi rappresentano l’istituzione più vicini alla cittadinanza – sostiene Elena Bruzzese, segretaria della Camera del Lavoro di Genova – una presenza che consente effettivamente uno scambio puntuale, soprattutto sulle aree periferiche dove già oggi è difficile dare delle risposte, un eventuale accentramento che comunque arriva dopo un indebolimento del sistema è il contrario rispetto a quello che dovrebbe essere necessario per il territorio”.

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