Finalmente!

Revoca export armi, i portuali del Calp: “Meglio tardi che mai ma teniamo la guardia alta”

In un video il ringraziamento alle associazioni antimilitariste che per due anni anche a Genova hanno manifestato per chiedere lo stop alle armi destinate alla guerra in Yemen

Genova. Dopo la notizia della decisione del governo italiano di revocare l’export di armi ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi, alleati nel conflitto in Yemen e più volte accusati di crimini di guerra, arriva il plauso non solo della Rete Pace e disarmo che per prima qualche giorno fa a anticipato la notizia, ma anche di tutte le associazioni pacifiste e antimilitariste che anche a Genova sono state in prima fila per protestare contro il transito nel nostro porto delle cosiddette navi delle armi.

Tra loro in collettivo autonomo lavoratori portuali che da quasi due anni attraverso manifestazioni, presidi, azioni simboliche ma anche assemblee e incontri di approfondimento ha sempre tenuto accesa la luce su questo terribile conflitto che in cinque anni ha causato decine di migliaia di vittime di cui moltissimi civili e una popolazione ridotta alla fame.

In un video diffuso oggi il Calp da un lato plaude alla decisione: “Meglio tardi che mai” – dicono questo significa che seppur con un ritardo un po’ colpevole quando si vuole le leggi si applicano”.

Il Calp tuttavia non intende abbassare la guardia: “Noi continueremo a monitorare e a verificare che nel porto di Genova non ci siano traffici di armi – spiegano Riccardo Rudino e José Nivoi – ma siamo contenti e vogliamo ringraziare tutte le associazioni che molto prima di noi si sono occupate di questa guerra e che ci hanno insegnato molto”.

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