Genova. È stato pubblicato oggi il Report di Legambiente Liguria in merito alla nuova diga foranea che segue il dibattito pubblico che si è tenuto nelle scorse settimane. Dalla nota emergono le preoccupazioni sull’opera e sull’impatto che avrà sull’ambiente, sul tessuto urbano e sull’economia cittadina.
“Pur riconoscendo la vocazione portuale ligure e che questa può essere fonte di ricchezza per la nostra comunità, nella condizione attuale continuano ad esistere difficoltà per una integrazione con l’ambiente e col tessuto urbano. Soprattutto per quei cittadini che vivono affacciati sulle banchine e per la presenza di un’area protetta di grandissimo pregio, quale è il Santuario dei Mammiferi marini Pelagos”.
L’associazione ambientalista evidenzia ulteriori criticità quali: la necessità di un iter procedurale chiaro per quanto riguarda la VIA/VAS integrata con l’indicazione, non emersa nella prima fase del dibattito, del percorso autorizzativo che seguirà la proposta dell’opera e la necessità di conoscere nel dettaglio la provenienza dei finanziamenti a sostegno dell’opera.
Inoltre non risulterebbe chiaro se si voglia privilegiare lo sviluppo del porto a discapito delle connessione aeroportuali, che invece hanno un ruolo strategico per i collegamenti della nostra regione con l’Europa e il resto del Paese.
“Legambiente Liguria non ritiene il dibattito pubblico concluso neanche a valle della presentazione della relazione e delle valutazioni dell’Autorità di sistema portuale che avverranno nelle prossime settimane – si legge ancora – Chiede che siano valutate ulteriori alternative progettuali a quelle proposte, compreso lo sviluppo della sola Fase A, che prevederebbe minori impatti ambientali, sociali e urbanistici pur consentendo un incremento delle attività portuali. Ritiene, inoltre, necessario per le successive fasi il coinvolgimento degli enti territoriali, delle associazioni di categoria, sindacali e dei cittadini che saranno interessati principalmente dagli effetti dell’opera”.