Economia circolare

“Lunga vita agli oggetti”, sui social di Amiu le esperienze di riciclo a Genova dal design alla solidarietà fotogallery

Da questo weekend saranno diffuse alcune "pillole" che raccontano le esperienze più significative

Economia circolare riciclo

Genova. Doppio appuntamento social con l’economia circolare e alcune realtà coinvolte nel progetto europeo Force. Nel mese di febbraio il progetto arriva alla sua conclusione e proprio in questo ultimo mese AMIU Genova vuole promuove il tema del riuso con una campagna basata su “pillole video” tratte dal breve documentario: “Lunga vita agli oggetti! Costruiamo culture dell’economia circolare a Genova”.

Ogni sabato e domenica, a partire dal 6 e 7 febbraio sui social di Amiu, attraverso mini episodi, saranno raccontate alcune attività simbolo del progetto e dell’impegno nato tra territorio, associazioni, volontari e attività commerciali, e non, il Comune di Genova e AMIU Genova verso l’economica circolare.

«Un impegno che diventa applicato con soluzioni innovative e ‘smart’ e che, in questi anni, ha trovato – spiega Matteo Campora, Assessore all’ambiente del Comune di Genova- interessi, attenzioni e impegno da parte delle istituzioni e di AMIU per mettere i tanti tasselli dell’economia circolare al loro posto nella rete della sostenibilità, che stiamo mettendo a sistema nella nostra città».

Si comincerà con la realtà del primo “Surpluse Centro del Riuso creativo”: un locale AMIU dove l’associazione “Amici di Coronata” gestisce raccolta e scambio di beni di seconda mano. E proprio di design si parlerà nella seconda pillola perché “Lab85” ha creato, grazie la collaborazione con la facoltà di architettura UniGe, per gli interni di “Surpluse” degli scaffali-moduli realizzati con legno proveniente dalla raccolta ingombranti a Genova.

«Dobbiamo affrontare la realtà che il nostro futuro passa attraverso un consumo compatibile con il mondo in cui viviamo. – aggiunge Pietro Pongiglione, Presidente AMIU Genova – Acquistare prodotti di seconda mano o cedere oggetti che non usiamo più, vuol dire mettere fine al ciclo “produci-usa-getta” e in pratica si fa bene all’ambiente generando un circolo virtuoso elemento fondante dell’economia circolare».

Il terzo appuntamento si sposta nel centro storico dove alcuni locali sottratti alla mafia e affidati alla Parrocchia di N.S. delle Vigne sono diventati luoghi di aggregazione e interesse nel centro storico della nostra città dove parlano i protagonisti di “Secondo Tempo” e di “Mani d’oro”. Oltre al tema del riuso, nella quarta pillola si parla anche della lotta alla spreco alimentare, in un periodo che segnato dalla pandemia ha aumentato le richieste di aiuti e di sostegno alle famiglie, con la rete “Ricibo”, sostenuta anche dal comune di Genova, e che vede il coinvolgimento di molte associazioni locali che distribuiscono derrate alimentari con breve termine di scadenza.

«Allungare la vita di un bene e, perché no, dargli una seconda o anche una terza possibilità di utilizzo significa ridurre la produzione dei rifiuti. Certo il prodotto dopo il suo ulteriore utilizzo può essere differenziato, evitando con il materiale recuperato di consumare materie prime. – conclude Tiziana Merlino, Direttore Generale AMIU Genova, Project manager dell’intero progetto Force- Il ruolo della nostra azienda non è solo trattare la raccolta differenziata, rendere efficienti i suoi servizi ma creare una coscienza sul fatto che ogni piccolo gesto serve a noi, alla città e alla sua rete sociale che è fatta anche di solidarietà, volontariato e responsabilità ambientale».

Il viaggio nella economia circolare continua, e siamo al quinto appuntamento, con “Retroscena 11” uno spazio dove la trasformazione degli oggetti, il così detto “upcycling”, diventa un modo per scoprire giovani artigiani impegnati a creare oggetti sempre più originali. Con la pillola numero sei non può mancare uno spazio dedicato all’infanzia, con uno dei punti di scambio di “Toorna”, una realtà tutta genovese dove migliaia di famiglie hanno modo di rifornirsi e barattare giochi e abiti per i più piccoli e oltre che vestiti premaman.

Altra realtà è quella del Mercatino dell’associazione Emmaus dove attraverso la vendita di oggetti, mobili e suppellettili, tutti rigorosamente usati, vengono realizzate e finanziate attività della onlus, che gestisce tra l’altro la rete degli “Staccapanni”.

Il giro nel “circolo virtuoso” ha termine negli spazi di vico Angeli, un altro locale AMIU Genova, dove alcune associazioni promuovono le attività di “Creazioni al Fresco”, iniziativa nata nell’ambito di un progetto di recupero sociale nella casa circondariale di Pontedecimo, che con le tele degli ombrelli e gli striscioni delle mostre scadute realizzano dalle borse ai contenitori; e dove trovano vetrina e spazi altri oggetti di design ottenuti dal recupero di mobili e da scarti di produzione.

Ricordiamo che il progetto FORCE per ancora 5 anni sarà attivo a Genova, ma nella fase after life, perché la continuità e la sostenibilità a lungo termine dei risultati del progetto hanno un peso molto rilevante ed è una fase specificatamente prevista, oltre la stessa durata del progetto, per verificarne l’impatto e la divulgazione.

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