Genova. “Se ne vogliono andare almeno restituiscano il gettone di presenza visto che si tratta di soldi pubblici”, così il sindaco di Genova Marco Bucci, ieri pomeriggio, in consiglio comunale, fuori microfono, aveva lanciato una frecciata ai consiglieri dell’opposizione che, in dissenso con la riforma dei municipi appena approvata a maggioranza assoluta con i soli voti del centrodestra, avevano scelto di non presenziare al resto della seduta.
Già ieri pomeriggio il consigliere del Pd Alberto Pandolfo, l’unico a rispondergli nell’immediato, mentre firmava l’uscita ai banchi dei segretari, aveva detto: “Certo che rinunciamo, non possiamo fare altrimenti”, notando che comunque non erano stati in aula il tempo sufficiente a fare scattare la retribuzione (due terzi della durata della seduta).
Oggi, a scanso di equivoci, i gruppi consiliari di Pd e M5s hanno comunicato in maniera ufficiale la loro rinuncia, qualora fosse previsto. “Italia Viva non presenta alcuna rinuncia – spiega il capogruppo Mauro Avvenente – perché da regolamento comunale il gettone ieri non era previsto, siamo stati in aula meno del tempo necessario”. Anche Lista Crivello, Chiamami Genova e il Psi-Misto hanno abbandonato alla seduta e automaticamente non prenderanno il gettone che, per la cronaca, corrisponde a circa 80 euro netti.
“La nostra dignità vale più di un gettone” dichiarano dal Pd. “Quando ieri tutta la minoranza ha abbandonato l’aula il sindaco invece di guardare la luna ha preferito guardare il dito, chiedendo ai consiglieri comunali di restituire il gettone di presenza, non abbiamo maturato alcun gettone di presenza, perché siamo stati presenti in aula per meno di due terzi della seduta – dice il capogruppo Alessandro Terrile – ad ogni buon conto abbiamo formalizzato la rinuncia al gettone, noi restituiamo il gettone ma il sindaco non può restituirci la discussione che avrebbe meritato la riforma dei municipi e neppure la condivisione trasversale che sarebbe stata necessaria per la modifica dello statuto”.
Anche il Movimento 5 Stelle ha scritto al presidente del consiglio comunale Federico Bertorello e alla segreteria generale per chiedere che il gettone non venga corrisposto. Ieri i pentastellati avevano lasciato l’aula dicendo: “Adesso sì che il sindaco avrà le condizioni di armonia che tanto ricerca, ovvero di assenza di critiche nei confronti dell’operato suo e della sua giunta”.
Dalla lista Crivello un messaggio diretto al sindaco: “caro Bucci, le regole prevedono che al fine della corresponsione del gettone di presenza, per effettiva partecipazione ai lavori del consiglio comunale, a proposito di presenze, cogliamo l’occasione per ricordare al sindaco Bucci che, come tutti i sindaci riceve giustamente uno stipendio, che in tutto il suo mandato, a partire dal giugno 2017 sino a oggi, non ha mai partecipato a una commissione consiliare, caso unico nella storia del Comune di Genova”.