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Liguria in zona gialla: riaprono bar e ristoranti. Ecco cosa cambia da mezzanotte

Tra poche ore la nostra regione sarà ufficialmente declassata, ma restano forti le limitazioni

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Genova. Con lo scoccare della mezzanotte la Liguria torna ufficialmente in zona gialla, accedendo in questo modo ad un regime di prescrizioni anti contagio più blando, anche se non mancheranno i divieti e le limitazioni a cui, purtroppo, siamo oramai abituati. L’appello delle istituzioni regionali, però, rimane quello di sempre: prudenza e livello di attenzione alta.

“Alla luce dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano, sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale – scriveva due giorni fa l’Iss nel suo monitoraggio settimanale – e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari”.

“È fondamentale – proseguiva il report – che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e che rimanga a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”.

Cosa cambia a partire da lunedì

Riaprono bar e ristoranti. I locali potranno far consumare i clienti sul posto dalle 5 alle 18. Dopo quest’orario potranno restare aperti per l’asporto solo gli esercizi dotati di una cucina, per il resto è sempre consentita la consegna a domicilio. Riaprono anche i centri sportivi, ma solo per l’attività individuale all’aperto.

Riaprono anche i musei, solo nei giorni feriali. È la principale novità introdotta dall’ultimo Dpcm.

Spostamenti consentiti all’interno della propria regione con una importante eccezione: sarà vietato spostarsi in uno dei comuni dei distretti di Sanremo e Ventimiglia (da Santo Stefano al Mare fino al confine francese e relativi entroterra), se non con l’autocertificazione. Sarà possibile varcare i confini del proprio comune senza autocertificazione, ma non è permesso spostarsi in un’altra regione, a prescindere dal colore. È possibile raggiungere seconde case fuori regione, ma solo se di proprietà o in affitto (qui le regole da seguire) e solo insieme al proprio nucleo familiare.

Rimangono in vigore alcune limitazioni. A partire dal coprifuoco: resta vietato spostarsi dalle 22 alle 5, se non per i motivi previsti dall’autocertificazione. Le visite a parenti e amici sono consentite, all’interno della propria regione, massimo una volta al giorno spostandosi al massimo in due persone, senza contare minori di 14 anni e conviventi disabili/non autosufficienti. Restano chiusi palestre, piscine, cinema, teatri. Sospesi congressi, fiere e manifestazioni.

Scuole. Le elementari e medie sono regolarmente aperte per il 100% degli studenti. Le superiori in Liguria osservano sempre la didattica a distanza al 50%.

Per ogni situazione di necessità, lavoro, studio e motivi di salute è sempre e comunque consentito spostarsi compilando l’apposito modulo di autocertificazione.

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