Richiesta

Leonardo, Fim Cisl: “Genova sia centrale nella divisione Cyber Security”

Venzano e Longinotti: "Ci attendiamo risposte dall'azienda"

Generica

Genova. “La nuova organizzazione aziendale della divisione Cyber Security viene descritta dal vertice aziendale come perfettamente pronta. A questo punto però, noi della Fim Cisl che da sempre abbiamo creduto nel progetto, chiediamo chiarimenti su quale sia il piano strategico della divisione e quanto ammontano gli investimenti dei prossimi 5 anni, oltre alle iniziative di marketing che si intendono intraprendere”. Così spiegano in una nota il segretario generale della Fim Cisl Liguria Christian Venzano e Marco Longinotti, delegato della Fim Cisl che segue le vicende di Leonardo.

“È fondamentale capire come una realtà come la Divisione Cyber può affermarsi sul mercato mondiale contro competitor di ben altre dimensioni”, prosegue la nota.

“Vogliamo sapere quali saranno gli impatti su Genova della nuova prganizzazione e quali sono i prodotti o sviluppi che caratterizzeranno il sito di Genova. Ricordiamo tutti la dichiarazione dell’ad Alessandro Profumo di fine 2018 quando annunciò che la regia della stessa sarebbe stata baricentrata su Genova. Non è poi chiaro quali sono le possibili sinergie con Fincantieri, che ci risulta sia nelle condizioni di autonomia tecnologica”, continuano.

I sindacalisti sulla Divisione Elettronica ITA sottolineano: “Dal punto di vista numerico Genova rappresenta il secondo polo ingegneristico sul territorio nazionale di Leonardo; la stessa proporzione non ci risulta negli investimenti. Importante è il progetto Galileo che ha consentito al nostro sito di conquistare un’importante autonomia in un programma ambizioso ma oltre a questo non abbiamo registrato altro. Non sappiamo che fine ha fatto il know how che negli anni si era acquisito in ambito militare navale e come è possibile che il sito di Genova, la città dove importanti gruppi cantieristici operano con successo, debba assistere al depauperamento di quelle importanti professionalità che negli anni sono state protagoniste del valore raggiunto dall’azienda? La Legge Navale, è stata fonte di grandi investimenti, ma sono poche le ricadute sul nostro territorio”.

Infine sulla B.U Automation aggiungono: “La situazione sanitaria mondiale non aiuta i mercati sui quali opera la b.u. automation, il traffico aeroportuale ritornerà ai vecchi regimi solamente dopo il 2025 stante le previsioni, di conseguenza la B.A che opera su quel mercato è in sofferenza ma tiene. Analizziamo però che non risente del momento buio ma anzi sta vivendo un periodo di forte crescita il mercato legato allo smistamento pacchi legati alla vendita via Web (il cosiddetto mercato corrieri). Amazon-Alibaba-DHL-BRT-FEDEX stanno investendo miliardi nel settore, ma al momento Leonardo non è per nulla protagonista di questa fetta di mercato, mentre i competitor corrono, portando a casa commesse milionarie. Problematiche che dovranno essere affrontate da tutti, Azienda, mondo politico e parti sociali affinché la sede genovese di Leonardo possa continuare a portare avanti tutte quelle attività che nei decenni hanno permesso di far lavorare migliaia di tecnici e che devono essere la speranza di tanti giovani liguri”, concludono Venzano e Longinotti

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