Genova. Si dovrà basare sostanzialmente sulle misurazioni effettuate dalla sezione infortunistica della polizia locale con il laser scanner l’indagine sulla morte di Federica Picasso, la 35enne che ieri mattina viaggiava sul suo monopattino ed è finita sotto la ruota di un tir. Lo strumento di ultima generazione in dotazione all’infortunistica di Genova consente di costruire immagini tridimensionali dello stato dei luoghi per analizzare la probabile dinamica del sinistro
Nessuno dei testimoni ha visto la dinamica di quanto è accaduto. Un uomo, sentito dai vigili, ha raccontato di aver visto la donna cadere ma non sa spiegare se in seguito a un urto o per altre ragioni. Le ipotesi al momento sono diverse: Federica che viaggiava sulla destra lato marciapiede potrebbe essersi spaventata vedendosi affiancata dal mezzo pesante ed aver sbandato, oppure potrebbe essere stata un’anomalia sulla strada a farla cadere. O ancora potrebbe per qualche ragione essere stata ‘toccata’ dal mezzo.
Aveva anche un buon casco da motociclo Federica, ma non è servito a niente di fronte alla ruota di camion. L’autista del mezzo ha raccontato di non averla vista, ma di aver soltanto sentito l’impatto sotto la ruota. E’ risultato negativo al test su alcol e droghe e a una prima analisi sembrerebbe non aver compiuto nessuna manovra anomala. L’uomo è indagato dalla procura di Genova per omicidio stradale, un’iscrizione che è innanzitutto un atto dovuto.
Oltre al telefonino dell’uomo, per verificare che non lo stesse usando al momento dell’impatto sono stati sequestrati i due mezzi, il monopattino e l’autocarro a tre assi su cui l’infortunistica eseguirà un controllo millimetrico alla ricerca anche di un micro brandello di stoffa per capire se l’impatto sia stato precedente all’investimento.
Nessun aiuto invece dalle telecamere: nessuna di quelle analizzate riprende il momento dell’incidente mortale. L’indagine sarà quindi in pratica solo di tipo tecnico grazie ai calcoli su velocità dei mezzi e tracce trovate sul terreno. Dopo i primi rilievi in seguito al mortale di ieri oggi è comparso un cartello a indicare una buca non lontano dalla zona dell’impatto. E non sarebbe l’unica “anomalia” del manto stradale riscontrata su quel tratto di via Monticelli. “Le ruote dei monopattini sono piccole – spiega una fonte investigativa – e poteva bastare molto poco a provocare la caduta che è risultata fatale”.