Genova. Sulla bara una maglia rossoblù col numero 12, il “dodicesimo uomo in campo”, cioè la tifoseria genoana di cui lei faceva parte da sempre, con le firme degli amici. E poi i bimbi che si tengono per mano per supportare la piccola Matilde, da lunedì scorso rimasta all’improvviso senza la mamma, per una ragione difficile da spiegare e da comprendere perfino per gli adulti.
Marassi si stringe intorno alla famiglia di Federica Picasso, la 35enne rimasta vittima di un incidente stradale lunedì scorso mentre raggiungeva il posto di lavoro in monopattino, come faceva tutte le mattine dopo aver accompagnato la sua bimba a scuola in piazza Galileo Ferraris. Stamattina il funerale nella chiesa di Santa Margherita in via Bertuccioni, riempita finché le norme anti Covid lo hanno permesso, con decine di persone rimaste ad attendere all’esterno.
Alla cerimonia era presente anche il sindaco di Genova Marco Bucci accompagnato da parte del suo staff, un gesto considerato doveroso dal primo cittadino per una tragedia che ha scosso l’intera città e che – del resto – potrebbe chiamare in causa anche l’amministrazione comunale se fosse confermata una delle ipotesi investigative, quella che individua nel manto stradale dissestato l’origine della caduta che ha portato Federica a finire schiacciata sotto le ruote del camion in via Monticelli.
Ad abbracciare il marito Fabio Majorana, 42 anni, c’erano i colleghi di Fincantieri. Ma anche tantissimi amici con sciarpe e simboli del Genoa, i compagni di gradinata che si ritrovavano a due passi da casa, prima che la pandemia sospendesse il rito settimanale del calcio.