Roma. Via libera all’apertura degli impianti sciistici dal 15 febbraio ma solo in zona gialla.
E’ quanto avrebbe deciso il Comitato tecnico scientifico, secondo quando si apprende, al termine della riunione in cui è stato esaminato il protocollo messo a punto dalle Regioni lo scorso 28 gennaio.
Gli esperti hanno quindi bocciato la proposta delle Regioni in base alla quale gli impianti avrebbero potuto riaprire anche in zona arancione, con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie e l’utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2.
In zona gialla quindi dal 15 febbraio la stagione sciistica potrà finalmente cominciare anche se molti gestori dovranno decidere se l’apertura e la gestione sarà conveniente dal punto di vista economico.
Il via libera dovrà essere ratificato nel nuovo dpcm che dovrà essere firmato entro il 14 febbraio, alla scadenza di quello attuale, probabilmente dal presidente del consiglio uscente Giuseppe Conte.
I gestori degli impianti fra l’altro chiedono chiarezza sull’eliminazione del divieto di spostamento tra regioni. Fino al 15 febbraio infatti, ad eccezione di chi ha una seconda casa di proprietà, è vietato spostarsi tra regioni. Il timore infatti è che le aziende, già in crisi di liquidità per una stagione mai iniziata, si organizzino per far rientrare i lavoratori dalla cassa integrazione e poi arrivi un nuovo stop agli spostamenti.