Spiraglio

Ex mercato di corso Sardegna, il Comune: “Incentivi per aiutare i negozianti a trasferirsi”

Approvato un ordine del giorno a Tursi, ma nessun impegno su supermercato e fondo di garanzia

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Genova. Agevolazioni fiscali, contributi e incentivi per facilitare chi vorrà trasferirsi: sono queste le misure allo studio del Comune di Genova per venire incontro ai commercianti del Civ di corso Sardegna intenzionati ad acquistare spazi commerciali all’interno dell’ex mercato ortofrutticolo in via di riqualificazione. Commercianti che sono rimasti ben presto disillusi dai canoni d’affitto elevati e dalla prospettiva di costi impossibili da affrontare, soprattutto dopo la crisi scatenata dalla pandemia.

“Finora i margini dell’accordo di programma sono stati rispettati – spiega l’assessora al Commercio Paola Bordilli -. Vista la congiuntura particolare siamo disponibili a verificare eventuali agevolazioni, ad esempio sulla Tari, ma anche una parte legata ai contributi, un incentivo in modo da pesare meno su un trasferimento che può essere difficile. Faremo una proposta, vedremo anche insieme all’assessore Piciocchi”.

Al momento l’unico impegno nero su bianco è l’ordine del giorno, proposto oggi dalla maggioranza e votato all’unanimità a Tursi, che impegna il sindaco Bucci e la giunta a “valutare, compatibilmente con le risorse di bilancio, l’introduzione di ulteriori eventuali agevolazioni per i commercianti appartenenti al Civ intenzionati all’area e rientranti, pertanto, negli accordi di priorità di offerta inseriti dalla attuale giunta comunale”.

Respinto invece un altro ordine del giorno, presentato dal Pd, che chiedeva di vagliare misure ben precise tra cui la possibilità di concordare con la società Mercato di Corso Sardegna, concessionaria in regime project financing, un “canone minimo garantito in aumento progressivo, tenendo conto dei veri valori di mercato della zona colpita dalla crisi economica e da due eventi alluvionali”. Ma anche attivare con la Regione un fondo di garanzia a tutela degli investimenti dei commercianti e garantire che la media superficie di vendita di mille metri quadrati sia una già esistente nella zona, che venga semplicemente trasferita.

“Ma non è possibile andare a dire a due privati come comportarsi – replica l’assessora -. Questo è un progetto che viene da molto lontano e siamo già riusciti a introdurre la partita di un legame col tessuto commerciale preesistente, che prima non era considerata. E allo stesso modo non possiamo intervenire sulla scelta per il supermercato”.

Nell’ex mercato sono disponibili 40 locali per 7mila metri quadrati complessivi. La commercializzazione è curata dalla società Savills. Fino ad aprile i commercianti del Civ di corso Sardegna avranno un diritto di prelazione, poi altri soggetti privati potranno liberamente presentare offerte. “Le condizioni economiche sono distanti dalle nostre possibilità di investimento, dalle caratteristiche del territorio e da questo momento storico. L’area è interessante, noi ce la stiamo mettendo tutta, ma gli investimenti richiesti sono improponibili”, lamentava ai nostri microfoni il presidente Umberto Solferino.

Nel frattempo qualcosa si è mosso anche con la società intermediaria. “Abbiamo avuto un nuovo incontro con la Savills – spiega Solferino -. Ogni soggetto potrà tentare di proporre le sue condizioni per fare una specie di trattativa al ribasso. Abbiamo 15 giorni per negoziare, siamo sempre una dozzina di soggetti interessati, un paio si sono già espressi negativamente ma tenteremo di recuperarli. Nella prima decade di marzo i giochi saranno fatti”.

“Grazie all’accordo di programma sottoscritto da questa giunta con Civ e Regione Liguria, frutto del lavoro della Lega, è stato sanato un vulnus ereditato dalla giunta Doria-Pd che non aveva previsto alcuna agevolazione per il piccolo commercio in Corso Sardegna – rivendica il gruppo consiliare della Lega in un comunicato stampa – Ora è stata data prelazione al Civ per insediarsi nella nuova struttura e sono state ben definite le categorie merceologiche a tutela delle piccole realtà esistenti. Fa sorridere che il Pd, dopo aver lasciato il progetto dell’ex mercato come un’incompiuta, provocando anche un pesante danno economico in corso Sardegna, ora ululi alla luna ergendosi a difensore dei più piccoli dopo che per anni ha aiutato solo qualche amico delle grande distribuzione, limitando anche la libera concorrenza tra grandi marchi con grave danno per i consumatori. Mentre fanno vuoti proclami la Lega preferisce dare supporti concreti a chi lavora e tiene accese le insegne in città”.

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